Dopo che Oakland è venuta alla ribalta come nuovo centro del movimento "Occupy Wall Street",  i leader locali della protesta hanno deciso di utilizzare uno strumento di lotta che ha una lunga storia nella città californiana, lo sciopero generale. Lo riferisce la Reuters.

Lo sciopero, proclamato per oggi, punta a colpire il commercio, soprattutto le banche e altri simboli della cosiddetta "Corporate America". I contestatori cercheranno anche di bloccare il porto, uno dei maggiori degli Usa, nel tardo pomeriggio.

I leader sindacali locali, sebbene di solito simpatizzino col movimento Occupy, hanno detto che i loro contratti impediscono di proclamare uno sciopero ufficiale. Rappresentanti dell'amministrazione cittadina hanno detto che gli uffici resteranno aperti, almeno secondo i programmi. Non è chiaro invece quanti negozi resteranno chiusi.
Craig Merrilees, portavoce della International Longshoreman Worker's Union - sindacato di portuali e altri lavoratori affiliato alla Afl-Cio - ha detto che i lavoratori del porto non parteciperanno allo sciopero durante l'orario regolare. L'Ilwu "incoraggia i membri a partecipare prima del lavoro, dopo il lavoro, a pranzo e durante gli intervalli", ha detto ieri Merrilees.

Il teso rapporto tra contestatori e polizia, che trova origine in una serie di violente dimostrazioni politiche, ha lasciato la città nel nervosismo.

Le immagini dei candelotti lacrimogeni sparati nelle vie del centro hanno fatto il giro del mondo la settimana scorsa, dopo che la polizia ha disperso i manifestanti che cercavano di rioccupare un accampamento vicino al municipio.Scott Olsen, un 24enne ex Marine di servizio per due volte in Iraq, è stato colpito alla testa durante le proteste ed è diventato un simbolo nazionale per il movimento Occupy Wall Street. Il giovane è ricoverato per lesioni cerebrali, anche se le sue condizioni sono migliorate.

La città ha una storia recente di manifestazioni violente e di cattivi rapporti tra polizia e cittadinanza. Nell'aprile del 2003, una protesta contro la guerra al porto fu repressa dagli agenti con proiettili neutralizzanti e altri munizioni speciali, ferendo manifestanti e portuali che andavano al lavoro. All'epoca i giornali scrissero che erano stati gli scontri più violenti durante una manifestazione contro la guerra in Iraq in tutto il Paese.
Nel 2009 la polizia uccise un afroamericano disarmato, Oscar Grant, mentre era steso con la faccia a terra in stato di fermo.