Dura poco l'effetto Monti sulle borse e sullo spread. La mattinata dei mercati finanziari si era aperta in maniera positiva, ma dopo circa due ore tutte le principali piazze europee hanno virato in negativo e Piazza Affari alla fine ha chiuso con una pesante perdita di circa il 2%. Anche lo spread ha ripreso a correre, toccando quota 500 punti, per poi riscendere a 495.

Nelle prime battute alla riapertura dei mercati dalle dimissioni di Silvio Berlusconi dalla presidenza del consiglio e l'incarico a Monti, la Borsa era arrivata a guadagnare fino al 2,28%, mentre gli spread dei Btp decennali con i Bund tedeschi si erano stretti sotto i 450 punti. A metà mattina tutto si è sgonfiato. Un nuovo collocamento di Btp a 5 anni per 3 miliardi di euro ha visto tra l'altro rendimenti ai massimi dal 1997 e al 6,29%.

"L'effetto positivo dell'incarico a Mario Monti - spiega all'Ansa un operatore che chiede di non essere citato - si è visto al mattino, poi sono iniziate le consultazioni per la formazione del governo e si è capito che qui proprio non ci siamo. I leader politici a parole lo appoggiano, ma continuano a fare dei distinguo. Siamo ancora ben lungi da un accordo. O ci si affida a un tecnico come Monti completamente, con armi e bagagli, ci si fida accettando che porti avanti le riforme e si mettono da parte le proprie partite, oppure non si va da nessuna parte".