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Otto ore di sciopero dei lavoratori degli stabilimenti Natuzzi: è la risposta dei sindacati di categoria FenealUil, Filca-Cisl, Fillea-Cgil al comportamento tenuto dall’azienda nel corso della cabina di regia, svoltasi ieri pomeriggio (26 settembre) a Roma presso il ministero dello Sviluppo economico. “Il gruppo continua ad assumere un atteggiamento sbagliato e dannoso per i lavoratori – accusano le segreterie nazionali dei tre sindacati – e anche oggi ci siamo trovati di fronte a una chiusura inaccettabile. Ci sono 330 lavoratori che dal 15 ottobre non avranno più copertura di ammortizzatori sociali, e di fronte alle condivise proposte delle regioni Basilicata e Puglia, i cui rappresentanti si sono detti disposti ad attivare la cassa integrazione in deroga fino al 30 dicembre 2016, Natuzzi da parte sua ha preferito respingere al mittente l’offerta, evidentemente per avere mano libera per il licenziamento".
"Una scelta sbagliata e ingiusta - scrivono i sindacati - contro la quale abbiamo subito proclamato uno sciopero di 8 ore, le cui modalità saranno decise a livello territoriale, con la possibilità di organizzare ulteriori forme di mobilitazione, e da svolgersi prima del prossimo incontro, fissato per il 10 ottobre, sperando che in questi giorni l’azienda ci ripensi. Noi continuiamo a ribadire che tutti i lavoratori dichiarati in esubero devono essere ricollocati, Natuzzi si dimostri un gruppo serio e responsabile e la smetta di scherzare sulla pelle di 330 lavoratori e delle loro famiglie”, concludono Feneal, Filca e Fillea.