"I lavoratori di Milano 90, che garantiscono i servizi nei palazzi che ospitano gli uffici dei consiglieri di Roma Capitale, scioperano, dal 25 maggio, per difendere il posto di lavoro e per protestare contro l'indifferenza del Comune di Roma nei confronti del loro dramma occupazionale". Così, in una nota, Valentina Italiano, segretaria generale della Filcams Cgil di Roma centro ovest litoranea.

"Il Comune ha disdetto anticipatamente il contratto di locazione e quello dei servizi per realizzare un risparmio nei costi affrontati, dichiarando che i locali sarebbero stati dismessi entro il 31 marzo scorso. Stiamo chiedendo da 7 mesi che si quantifichi il risparmio veramente realizzato con questa operazione, tenendo anche conto del costo sociale che sarà conseguente al licenziamento di più di 100 lavoratori. Abbiamo chiesto che si affermi il principio secondo cui i lavoratori devono seguire il lavoro ed essere impiegati nei luoghi dove saranno trasferiti gli uffici. Non abbiamo ricevuto risposte. Il Comune di Roma Capitale si rivela completamente indifferente all'emorragia occupazionale derivante da operazioni di presunto risparmio", prosegue la dirigente sindacale. 

"È vergognoso che, su indicazione della presidenza dell'assemblea capitolina e dell'assessorato al patrimonio, funzionari del Comune siano intervenuti sui lavoratori in sciopero, aprendo forzatamente i locali e minacciando la sostituzione dei lavoratori in sciopero con quelli di Roma Multiservizi, a loro volta interessati da una travagliata vertenza per il mantenimento del posto di lavoro. Continueremo a sostenere tutti i lavoratori nelle loro mobilitazioni e avverseremo ogni forma di prepotenza nei confronti di chi sta, legittimamente, difendendo il proprio lavoro e il proprio futuro", conclude la responsabile della Filcams.