Le migrazioni determinate da motivi di lavoro, l'obiettivo strategico sui principi e i diritti fondamentali al lavoro, l'occupazione e il lavoro dignitoso per la pace e la resilienza, in rapporto alla revisione della Raccomandazione n.71/1944, l'applicazione della normativa internazionale del lavoro e le proposte di programma e di bilancio per il biennio 2018-2019 sono i principali temi che saranno trattati dalla 106ma sessione della Conferenza internazionale del lavoro (Ilc) che si è aperta a Ginevra il 5 giugno, alla presenza di oltre 4 mila rappresentanti dei tre gruppi (governi, imprenditori e lavoratori, provenienti da 185 Stati) che costituiscono l'Organizzazione internazionale del lavoro (International labour organization, Ilo), l'agenzia delle Nazioni Unite con competenza in materia di lavoro.

I lavori della Conferenza si articolano parallelamente in tre Commissioni tecniche, oltre che nella Commissione sull'applicazione delle norme, nella Commissione sulle proposte e nelle sedute plenarie per la discussione del rapporto del direttore generale, su cui interverranno i capi di Stato, i ministri e i delegati. Sempre in plenaria saranno adottati i rapporti e le risoluzioni, una volta ultimati i lavori delle Commissioni, e si terranno le votazioni per l'adozione della revisione della Raccomandazione 71 e per l'elezione del nuovo consiglio di amministrazione.

La Commissione che discute dell'obiettivo sui principi e diritti fondamentali al lavoro riguarda l'attuazione della Dichiarazione dell'Ilo sulla giustizia sociale per una globalizzazione giusta, coerentemente a quanto fu deciso dal cda dell'Ilo nel 2008. Si stabilì allora, infatti, di dar luogo ad un ciclo di discussioni ricorrenti nell'ambito delle Ilc, con lo scopo di esaminare a rotazione i quattro obiettivi definiti (principi e diritti fondamentali del lavoro, occupazione, protezione e sicurezza sociale e dialogo sociale). L'obiettivo della ratifica universale delle Convenzioni fondamentali è ancora lontano dal suo compimento. In particolare, le Convenzioni sulla libertà di associazione e sul diritto di contrattazione collettiva rimangono gli strumenti meno ratificati.

Quest'anno si valuterà se e come è stato realizzato il Piano d'azione già definito per il periodo 2012-2016 sui principi e diritti fondamentali del lavoro, vale a dire libertà di associazione e diritto di negoziazione collettiva, eliminazione di ogni forma di lavoro forzato o obbligatorio, abolizione effettiva del lavoro minorile, eliminazione della discriminazione in materia di impiego e nelle professioni. La discussione dovrebbe portare all'adozione di una risoluzione in cui stabilire le priorità e fornire orientamenti per l'elaborazione di un nuovo Piano 2016-2020. Il gruppo lavoratori chiede, tra altre cose, con forza un rinnovato impegno degli Stati sulle ratifiche universali delle Convenzioni fondamentali ed una maggiore attenzione alle situazioni di violazione ed erosione dei diritti, in situazioni come le catene globali di fornitura e valore e nelle forme non standard di occupazione.

La Commissione tecnica sull'occupazione e il lavoro dignitoso per la pace e la resilienza ha a oggetto la revisione della Raccomandazione n. 71/1944 sull'occupazione – transizione dalla guerra alla pace. È l'unica Commissione normativa e si riunisce per il secondo e ultimo anno di discussione. A settembre 2016 il bureau dell'Ilo aveva inviato ai governi un progetto di Raccomandazione, invitandoli a fornire emendamenti o commenti, anche sulla base di consultazioni con le parti sociali. Durante questa seconda sessione, la Commissione esaminerà il nuovo testo, emendato secondo le risposte dei governi, e delibererà una proposta conclusiva. A questo fine, occorrerà superare quelli che ancora sono i maggiori ostacoli al raggiungimento del consenso, trovando una formulazione che metta d'accordo i costituenti su temi come ad esempio le politiche a sostegno dei diritti dei lavoratori in situazioni vulnerabili, come i migranti, i rifugiati e gli sfollati.

La Commissione sulle migrazioni per motivi di lavoro riguarda la governance su base nazionale, regionale e interregionale, oltre che dei criteri equi nell'assunzione al lavoro. La discussione si svolge sulla base di un rapporto redatto dal bureau dell'Ilo, in cui vi sono delle informazioni sulle tendenze regionali e mondiali e si evidenziano alcuni dei problemi di grande preoccupazione come la tutela dei diritti dei lavoratori migranti, il riconoscimento delle qualifiche e la necessità di disporre di dati affidabili. Il gruppo lavoratori chiede un chiaro impegno politico a sostegno della ratifica delle Convenzioni n. 97 e n.143, ancora poco ratificate, e della trasparenza nella negoziazione degli accordi bilaterali, spesso condotta in assenza del dovuto rispetto al quadro normativo internazionale ed all'obbligo di proteggere i diritti dei migranti.

La Commissione permanente sull'applicazione delle norme esamina istituzionalmente il rapporto della Commissione di esperti concernente l'applicazione delle Convenzioni ratificate e delle Raccomandazioni della Commissione di esperti, nonché lo studio generale della stessa, che quest’anno riguarda gli strumenti su salute e sicurezza, con particolare attenzione ai settori delle costruzioni, delle miniere e dell'agricoltura. In questa sede sono discussi i cosiddetti "casi individuali", riferiti a quei Paesi per i quali la Commissione di esperti, che esamina i rapporti sull’applicazione delle Convenzioni ratificate, ha formulato osservazioni per delle violazioni nell'applicazione, nella legislazione nazionale e nella pratica, di una Convenzione ratificata. I casi sono individuati annualmente da imprenditori e lavoratori sulla base di una lista, che dovrebbe riflettere un certo equilibrio tra aree geografiche e convenzioni fondamentali e tecniche.

Il 12 giugno si terranno le elezioni del consiglio d'amministrazione per il triennio 2017-2020. Il cda è composto da 56 governi (28 titolari e 28 supplenti), 33 imprenditori (14 titolari e 19 supplenti) e 33 lavoratori (14 titolari e 19 supplenti). Il 15 giugno avrà luogo l'appuntamento annuale del summit “World of Work”, quest'anno sulle misure finalizzate a superare gli ostacoli alla parità donne/uomini.

Silvana Cappuccio, area delle Politiche europee e internazionali Cgil nazionale