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I porti sono una realtà molto complessa. Impiegano migliaia di lavoratori, centinaia di aziende, decine di mansioni e operazioni diverse, in un’attività senza sosta che comprende rischi di ogni genere. La salute e la sicurezza, quindi, necessitano di una continua manutenzione e rafforzamento: questo è l’obiettivo dell’Accordo quadro triennale firmato nei giorni scorsi in Liguria, approvato dalla giunta regionale Liguria. L’accordo, firmato da numerosi enti territoriali (Regione, Direzione marittima Liguria, Autorità portuali di Genova, Savona e La Spezia, Uffio regionale sanità marittima, Asl, Inail, Direzione territoriale del lavoro, Vigili del fuoco, Cgil, Cisl e Uil), prevede la realizzazione di azioni integrate tra gli enti nell’ambito dei porti liguri, allo scopo di risolvere le maggiori criticità e garantire la salute e sicurezza dei lavoratori.
“L’accordo sui temi della prevenzione e della sicurezza è il frutto di un confronto fortemente voluto dal sindacato ligure” commenta Rita Guglielmetti, segretaria Cgil Liguria e responsabile dell’Area diritti di cittadinanza, ambiente, sicurezza e territorio. “Aver inserito in una delibera regionale di indirizzo – spiega l’esponente sindacale – alcune indicazioni metodologiche sul lavoro integrato non significa però avere risolto il problema della complessità e della pericolosità del lavoro portuale come dimostrano i recenti incidenti avvenuti alla Spezia e a Genova”. Ora il nostro impegno, conclude Guglielmetti, è quello “di rendere praticabili le linee di indirizzo, consapevoli che ci scontreremo con la carenza di personale delle istituzioni e con la difficoltà di ottenere le autorizzazioni dai diversi enti. Ma siamo fiduciosi di dare gambe all’accordo attraverso il nostro lavoro sistematico e il prezioso aiuto dei nostri Rls di sito da tempo presenti nei porti liguri”.
Il programma stabilito dell’accordo quadro prevede numerose azioni. A partire dalla formazione: si prevedono attività aggiuntive destinate a tutti i lavoratori (in primis Rls e Rls di sito) e l’omogeneizzazione dei contenuti, da realizzarsi col contributo delle parti sociali. Uno spazio rilevante è dato all’informazione istituzionale tra gli enti coinvolti (in particolare con Asl e Inail), al supporto ai datori di lavoro riguardo le buone prassi e la promozione di progetti di responsabilità sociale, alla predisposizione di materiali informativi (da tradurre in varie lingue), allo scambio di esperienze tra singole Autorità portuali al fine di uniformare comportamenti e applicazioni normative.
Con l’accordo si intende dare più omogeneità all’attività di vigilanza dei diversi enti ispettivi, con particolare attenzione ai rischi da interferenza e alla verifica della regolarità del lavoro. E rendere più “articolato e confrontabile” il dato finale sulla rilevazione degli infortuni, attività attualmente realizzata da enti diversi. L’accordo, infine, interviene anche sulla gestione delle eventuali emergenze sanitarie (come la presenza di persone potenzialmente infette), sull’accesso dei mezzi di soccorso a terra, sulle visite della Commissione territoriale a bordo, sulla promozione di progetti riguardanti la responsabilità sociale delle imprese operanti nei porti liguri.