“Un aumento più leggero dei contributi a carico delle imprese per finanziare l'Assicurazione sociale per l'impiego (Aspi). E anche una maggiore gradualità nell'introduzione dell'aggravio, per arrivare ‘a regime’ nel 2016-2017 ai livelli finora ipotizzati: l'aliquota dell'1,3% per i lavoratori dipendenti con un contratto standard maggiorata di un altro 1,4% per i dipendenti con contratto a termine. Sarebbe questa l'ultima mediazione cui stanno lavorando i tecnici dell'Economia e del Lavoro in vista del tavolo convocato per martedì prossimo a palazzo Chigi dal presidente del Consiglio”. Lo scrive oggi Il Sole 24 ore, che ricorda anche che “sui costi il pressing è fortissimo. Ieri Rete imprese Italia ha minacciato l'eventualità di una disdetta dei contratti collettivi se la proposta messa sul tavolo non venisse emendata”.

“Secondo Confindustria – scrive invece Repubblica – le cose si stanno mettendo bene, sia sull'articolo 18 che sui tempi che Fornero è disposto ad allungare riguardo alla mobilità. Il direttore generale Galli ha chiesto al ministro di applicare il modello tedesco (il giudice decide fra reintegro e indennizzo) sia nel licenziamento per motivi disciplinari che in quello per cause economiche”. “La partita – conclude Confindustria – oggi si sposta a Milano dove, al convegno di Confidustria parteciperanno Monti, Fornero, Grilli, Bonanni, Camusso, Angeletti e la padrona di casa Marcegaglia. Di fatto un pre-vertice”.