“La Cgil ne tiene vivo il ricordo perché la legalità è l'unica risposta per il lavoro e il futuro”. Con queste parole la Cgil Nazionale ricorda Pio La Torre, e il suo autista Rosario Di Salvo, uccisi a Palermo esattamente trent'anni fa, il 20 aprile del 1982, per mano della mafia.

Il sindacato sottolinea come “La Torre pagò con la vita il suo impegno a favore delle classi lavoratrici e contro la prepotenza mafiosa. Ispirò le principali norme che tuttora ci permettono di contrastare la mafia, sottraendone i patrimoni illeciti e restituendo il maltolto alla collettività, La legge che oggi porta il suo nome fu approvata solo dopo il suo martirio”. Per questo la Cgil “ne tiene vivo il ricordo perché la legalità è l'unica risposta per il lavoro e il futuro”.