Finalmente ieri sera è arrivata la notizia, tanto attesa, della liberazione dei tre cooperanti rapiti nella notte tra il 22 ed il 23 ottobre scorso nel campo rifugiati sahrawi di Rabuni, nel deserto algerino.

Rossella Urru, della Ong italiana Cisp, Enric Gonyalons, della Ong basca Mundubat, Ainhoa Fernández de Rincón, dell'Ong spagnola “Amigos del Pueblo Saharaui de Extremadura”, dopo circa nove mesi di prigionia, sono stati liberati a Gao in Mali, consegnati all'intermediario che ha gestito la trattativa tra le autorità italiana e spagnola ed i rapitori, appartenenti al Mujao (Movimento per l'unità e la jihad in africa occidentale), un gruppo jadista, collegato ad Al Queida che opera nella regione occidentale africana, già protagonista di rapimenti e di attentati dal 2007 ad oggi.

In attesa del rimpatrio dei tre cooperanti, ringraziamo tutti gli operatori umanitari e tutte le istituzioni che si sono adoperate per il successo di questa delicata e complessa operazione di diplomazia internazionale. Il rapimento, oltre a mettere a repentaglio la vita di operatori umanitari, ha costituito un attacco alla solidarietà ed alla cooperazione internazionale a favore del popolo sahrawi, che da anni ha scelto di lottare pacificamente per il riconoscimento del proprio diritto di autodeterminazione.

*Dipartimento Politiche globali della Cgil