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Domani, 5 novembre, gli studenti medi ed universitari, in concomitanza con il lancio della campagna "+ Uguale", manifesteranno in diverse città del paese fuori da Regioni, prefetture, enti per il diritto allo studio, Uffici scolastici regionali per chiedere ancora una volta alle istituzioni maggiori investimenti in scuola ed università ed un impegno politico nel rendere l'istruzione non più un privilegio ma un diritto accessibile a tutti.
Dichiara Alberto Irone, portavoce nazionale Rete Studenti Medi: "Con la campagna "+ Uguale" vogliamo lanciare un messaggio preciso: non possiamo accettare che le disuguaglianze nella nostra società crescano ancora, concentrando ricchezza nelle mani di pochi e togliendo opportunità ad un numero sempre maggiore di persone, a partire da tanti studenti e giovani espulsi dai luoghi d'istruzione ed esclusi dal welfare"
Continua Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale Unione degli Universitari: "L'investimento in istruzione e in diritto allo studio è fondamentale: le condizioni materiali e socio-economiche di partenza condizionano ancora pesantemente l'accesso all'istruzione e la carriera degli studenti. In questo modo viene meno la funzione di ascensore sociale e di sviluppo, sia culturale che economico, che l'istruzione ha sempre avuto in tutta Europa". "La legge di stabilità" - continua Dionisio - "non va in questa direzione perché i fondi per il diritto allo studio ad ogni livello sono totalmente assenti: questa legge deve cambiare prevedendo risorse certe e strutturali per l'accesso e l'inclusione di tutti, a partire dalla legge nazionale sul diritto allo studio per gli studenti medi e dalla totale copertura delle borse di studio universitarie. Vogliamo essere liberi di studiare"
Conclude Irone: "Da domani al 17 Novembre, giornata internazionale dello studente, ci mobiliteremo in Italia come in tutta Europa. Abbiamo aderito alla campagna europea "Free to learn, free to move" promossa da Esu ed Obessu per rivendicare il diritto di tutti ad avere accesso all'istruzione e alla libertà di movimento tra i paese europei".