“Gli infermieri di questo Paese, il sacrificio con il quale ogni giorno, tra le mille difficoltà che investono il Servizio sanitario nazionale, curano e si prendono cura delle persone, non meritano di finire nel fango mediatico”. Ad affermarlo, è la segretaria nazionale della Fp Cgil, Cecilia Taranto.

Secondo la dirigente sindacale, “l'assassina di Piombino va ritenuta tale, e nessuno deve permettersi di associarla a un'intera categoria professionale. Non permettiamo e non permetteremo a nessuno di generalizzare, tantomeno alla ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, la quale, come fanno intendere le sue parole, getta un discredito tale da condurre dritti all'obiettivo dello smantellamento dei servizi”.

La ministra della Salute, secondo la sindacalista, “cominci a discutere con chi, tutti i giorni, tiene in piedi l'Ssn e non solo con le associazioni dei medici. Ascolti chi ha competenze e conoscenze di questi settori, ovvero i lavoratori, che garantiscono la qualità del nostro servizio, a dispetto dei tagli, di scellerate scelte politiche e di un contratto scaduto da oltre sei anni. Ascolti chi li rappresenta e dia seguito alle affermazioni, che il tempo ha smentito, a partire dalla restituzione delle risorse al servizio sanitario regionale e nazionale e dall'assunzione del personale necessario, superando tutte le forme di precarietà del servizio”.