Ieri 6 settembre sono scesi in piazza i 444 dipendenti dell’Industria Italiana Autobus, l’azienda nata dalla fusione della ex Bredamenarinibus con l'ex Irisbus di Flumeri. La manifestazione, indetta da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, si è tenuta alle ore 15 a Roma, sotto al ministero dello Sviluppo economico.

Hanno partecipato centinaia di lavoratori provenienti da Avellino e Bologna, per chiedere al governo di adempiere agli impegni e alle promesse assunte negli ultimi mesi relativamente a Industria italiana Autobus.

“Abbiamo costretto il Governo a convocare immediatamente per giornata del 7 settembre l’amministratore delegato dell’azienda, per ottenere il pagamento degli stipendi e scongiurare il rischio di fallimento - affermano i sindacati -. Tuttavia, fermo restando le iniziative territoriali in programma già per oggi, se non arriveranno le risposte attese lunedì riprenderanno azioni di protesta rivolte direttamente alla Presidenza del Consiglio”.

“Più in generale – conclude la nota unitaria di Fiom, Fim e Uilm - il governo deve passare dalle parole ai fatti, poiché è sempre più urgente la necessità di ricapitalizzare e di rafforzare la compagine societaria”.