Quattro ore di sciopero nelle fabbriche del Gruppo Marcegaglia da svolgersi nel corso della settimana: è questa la risposta scelta dai lavoratori dopo l'incidente mortale dello scorso 8 aprile nello stabilimento di Ravenna, costato la vita al dipendente di una cooperativa. La protesta è stata indetta da Fim, Fiom e Uilm, lasciando ai singoli stabilimenti libertà di scegliere il giorno nel corso della settimana, per “denunciare ancora una volta le condizioni di lavoro all'interno degli stabilimenti del gruppo che non è nuovo a infortuni mortali”, precisa Mirco Rota, coordinatore nazionale Fiom Cgil per gli stabilimenti del gruppo.

“Dal 2000 ad oggi - sottolinea il sindacalista - a Mantova, Casalmaggiore e Boltiere si sono verificati infortuni estremamente gravi e morti bianche all'interno delle fabbriche del Gruppo, segno che, verso la sicurezza, c'è una soglia di attenzione molto bassa, per non dire inefficace da parte dell'Azienda”.

“Alla luce di quest'ultimo e drammatico avvenimento - aggiunge Rota - non si può più tergiversare, occorre prendere provvedimenti per far sì che quanto accaduto a Ravenna non debba ripetersi in futuro, in quanto è inaccettabile che ci si possa infortunare o morire sul lavoro”.