Sono 201 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno, +7 % rispetto allo stesso giorno del 2013. Cifra che si raddoppia se si aggiungono i "diversamente assicurati" che non appaiono nelle statistiche, tra cui i morti sulle strade, in itinere e di categorie con assicurazioni diverse dall'Inail. Lo afferma l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro. E' la Lombardia con 20 morti la regione con più vittime, Seguono l'Emilia Romagna e il Piemonte con 19 e il Veneto 18, ma sono regioni con metà degli abitanti della Lombardia.

"Si superano complessivamente i 400 morti (stima minima), ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con partita Iva individuale che muoiono sulle strade e che sono classificati come 'morti per incidenti stradali', mentre invece stavano lavorando o erano in itinere. Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate".

"Dal 9 marzo - afferma l'Osservatorio curato da Carlo Soricelli - aspettiamo gli interventi del premier Renzi e dei ministri Poletti e Martina per occuparsi almeno dei morti in agricoltura provocati dal trattore. L'Osservatorio aveva segnalato il 9 marzo con una mail alle loro segreterie l'imminente strage. Come tutti gli anni con l’arrivo del bel tempo ricomincia la carneficina di agricoltori. È questa strage la vera emergenza del Paese, ma ai nostri governanti poco interessa".