Ilva di Taranto. Si è tenuto oggi, 30 gennaio, il primo incontro della 'tre giorni' che, nelle intenzioni delle parti, dovrebbe portare il confronto fuori dalla fase interlocutoria. All'incontro, era presente la viceministra Bellanova, la delegazione di Arcelor Mittal, guidata dal vicepresidente Matthieu Jehl, le organizzazioni sindacali, con i rappresentanti nazionali, di Taranto e le Rsu di stabilimento. L'argomento di oggi era lo stabilimento pugliese dell'Ilva. L'azienda ha presentato slide con cui ha spiegato il posizionamento del Gruppo Arcelor Mittal in Europa e, nello specifico, la struttura organizzativa dello stabilimento di Gand, in Belgio, da sempre quello più simile a Taranto.

Spiega Mirco Rota, coordinatore nazionale Fiom per la siderurgia, che, “nel presentarci il funzionamento organizzativo di Gand, l'azienda ci ha spiegato che il sistema degli approvvigionamenti di materie prime, dei servizi, la locazione degli ordini, delle commesse e le risorse finanziarie, è centralizzato a livello europeo per tutto il gruppo. Questo, pone una prima nostra preoccupazione, per quanto riguarda la catena dei fornitori locali, su cui quale abbiamo chiesto un chiarimento. Inoltre, il rischio che intravvediamo è che si scateni una concorrenza tra stabilimenti all'interno del gruppo, dove l'unica differenza potrebbe essere fatta dagli investimenti”.

“Inoltre – continua –, l'azienda, anche su nostra richiesta diretta, non ha spiegato cosa pensa di fare con le terziarizzazioni. Quali sono, cioè, le logiche che possono giustificare le attività da svolgere all'interno del perimetro Ilva e quelle da terziarizzare. Su questi e altri argomenti, abbiamo chiesto di discutere nell'incontro di domattina, per provare a dare risposte concrete in un confronto che non ha ancora affrontato i nodi cruciali, a partire dal risanamento ambientale, fino ad arrivare all'occupazione”, conclude il dirigente sindacale.