"Non ci meraviglia la proroga al 15 settembre prossimo delle scadenze in merito alla decisione sul futuro dell'Ilva. Il contratto che doveva rimare segreto per l'ex ministro Calenda prevedeva all'articolo 27, punto 4, la possibilità di prorogare di 90 giorni l'affitto finalizzato all'acquisto". È quanto afferma il segretario nazionale della Fiom Cgil, Rosario Rappa.

"Per quanto riguarda la Fiom - spiega Rappa - rimane fondamentale il merito per poter arrivare ad un accordo. Le questioni ancora da risolvere sono il mantenimento occupazionale di tutti i lavoratori diretti e dell'indotto, il piano industriale, l'ambientalizzazione e la bonifica, per far sì che si possa produrre senza inquinare e salvaguardando la salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto, e l'applicazione dell'accordo di programma di Genova".

Per ottenere ciò, secondo la Fiom, è necessario che ArcelorMittal "cambi in maniera significativa le posizioni fin qui tenute ai tavoli negoziali sui nodi di merito. Le dichiarazioni espresse dal Ministro Di Maio di voler perseguire un accordo con la condivisione delle organizzazioni sindacali sono un altro elemento di cui ArcelorMittal deve tenere conto", conclude Rappa.