Il Jobs Act è legge. Il Senato ha votato la fiducia richiesta dal governo con 166 sì, 112 no, un solo contrario tra le fila del Pd (quello di Corradino Mineo). Mentre fuori dal Senato andavano in scena proteste e scontri. Ma per cambiare le norme non basta il voto di ieri. Serviranno infatti i decreti attuativi: il primo provvedimento sulle nuove regole sull’articolo 18 e il contratto a tutele crescenti potrebbe essere varato prima di Natale.

"Il nostro impegno sarà ora quello di procedere speditamente alla stesura dei decreti di attuazione della delega, nella quale terremo conto delle considerazioni emerse dal lavoro parlamentare, a partire da quelli relativi all'introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti che vogliamo rendere operativo da gennaio", assicura il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. 

Mentre il premier Renzi, ospite a Bersaglio Mobile su La7 è tornato a esprimere la sua visione del funzionamento della democrazia rispetto ai corpi intermedi e alle rappresentanze sociali: "Non tratto con i sindacati sulle leggi, c'ho già deputati e senatori figuriamoci se sulle leggi mi metto a trattare anche con i sindacati".

La risposta della Cgil è attesa per il 12 dicembre, data scelta con la Uil per lo sciopero generale. Intanto però tornano a farsi sentire i giovani di Corso d'Italia che promuovono a Roma un nuovo flash mob contro il Jobs Act. L'appuntamento è per oggi (giovedì 4 dicembre) a Roma nei pressi del Senato in piazza della Cinque Lune alle ore 13.30. Ancora una volta l'ombrello bucato sarà l'elemento protagonista di questo flash mob, che segna un nuovo passaggio della campagna 'Xtutti' promossa dai giovani del sindacato guidato da Susanna Camusso.

“La protesta degli ombrelli rotti continua - spiegano i giovani della Cgil - perché vogliamo dimostrare come Il Jobs Act sia solo un ombrello bucato che non estende diritti e tutele così come invece si vuol far credere. Piuttosto, il Jobs Act è un ombrello che 'fa acqua da tutte le parti'”. Ecco perché domani, così com'è stato lo scorso 26 novembre in occasione del passaggio alla Camera del provvedimento sul lavoro, “saremo in piazza: per chiedere, illustrando le nostre proposte, diritti, tutele, welfare e lavoro 'Xtutti'”.