«Le lavoratrici e i lavoratori di Ibm hanno approvato, con il 95% di voti favorevoli, l'accordo sulla ristrutturazione raggiunto nei giorni scorsi, dopo una trattativa dura e difficile». Lo dichiara Fabrizio Potetti, coordinatore nazionale Fiom Cgil per il gruppo Ibm. «Le misure contenute nell'accordo - dice - come l'uscita dei lavoratori pensionabili, la ricerca di lavoratori disponibili ad uscire volontariamente e l'incentivo all'esodo contrattato, hanno evitato circa 300 licenziamenti».

«Il risultato largamente positivo del referendum e la stessa partecipazione al voto, che ha raggiunto il 70% degli aventi diritto, ci dicono che il lavoro fatto dalla rappresentanza sindacale è stato apprezzato. Proprio nelle situazioni più complesse e drammatiche, come quelle prodotte dalla crisi economica, il sindacato e la ferma rappresentanza degli interessi dei lavoratori possono dare risposte chiare e positive».

«Auspichiamo però, in futuro - conclude -, una maggiore attenzione degli organismi istituzionali alle vicende di Ibm, un'azienda strategica, che fa utili e che fornisce infrastrutture tecnologiche a grossa parte della pubblica amministrazione, ma verso la quale c'è una certa disattenzione da parte delle Istituzioni rispetto alle continue ristrutturazioni subite».