Si è svolta oggi, giovedì 16 marzo, la riunione del coordinamento nazionale Fiom-Cgil del Gruppo Leonardo che ha avviato una prima analisi di merito, sia rispetto ai risultati ottenuti che alle prospettive industriali e occupazionali, sul bilancio consuntivo e sul piano industriale 2017-2021 (sintetizzata nel documento finale in allegato).

Per il segretario generale della Fiom Maurizio Landini, intervenuto nel dibattito, “è importante che si consideri conclusa la fase di riorganizzazione, di risanamento e 'moralizzazione' di Finmeccanica e si passi invece invece alla fase della ripresa degli investimenti, delle necessarie scelte strategiche di politiche industriali, di alleanze e di rafforzamento delle attività di produzione civile”.

“In questo contesto – aggiunge – è decisivo il ruolo del governo. Non a caso come sindacati dei metalmeccanici abbiamo unitariamente avanzato nei giorni scorsi la richiesta di un confronto con la Presidenza del Consiglio”.

“Del resto – conclude Landini – è strategico per il sistema industriale del nostro paese il ruolo e le scelte che vengono compiute da due importanti imprese a controllo pubblico quali sono Finmeccanica e Fincantieri”.

Il documento Fiom
“L’azienda – si legge nella sintesi del documento Fiom – sta recuperando posizioni significative rispetto ai competitors su tutti gli indicatori economici ed è questo l'aspetto più significativo che consente la svolta dalla riorganizzazione all'investimento. Tutti i dati di bilancio confermano l'efficacia dell'azione di riorganizzazione e risanamento fatta dal management del gruppo, realizzata attraverso la focalizzazione produttiva sull'Aerospazio e Difesa, la riorganizzazione delle ex aziende Finmeccanica nella One Company, e dai processi di moralizzazione interna ed esterna, ovvero il sistema delle forniture”.

La Fiom rileva che “il nuovo piano industriale 2017-2021 dichiara espressamente esaurita la fase della riorganizzazione e ristrutturazione e si propone di investire sulla crescita delle attività e degli investimenti del gruppo per i prossimi 5 anni”.

Per questi motivi la Fiom “condivide le linee strategiche del piano”.

“All’esito degli incontri di Divisione – prosegue il documento dei metalmeccanici –, che saranno calendarizzati entro fine marzo per valutare le relative ricadute in termini di prospettive occupazionali e produttive – compresa la filiera degli appalti – potremo dare un giudizio più articolato. In particolare sarà importante capire i prodotti sviluppati nell'ambito dei sistema di difesa per garantire i carichi di lavoro, mentre per quanto riguarda lo spazio come verranno ridefinite le alleanze e quali saranno gli investimenti specifici del nostro paese”.

Per la Fiom “è necessario affiancare al piano industriale un forte sostegno del Governo e del sistema paese. Per rilanciare Leonardo a livello globale adesso occorre che l'Esecutivo entri in campo con politiche di ricapitalizzazione e sostegno agli investimenti del gruppo e al rafforzamento delle alleanze internazionali, per affrancarlo da una condizione di minorità rispetto a tutti i competitors del settore, forti delle risorse e del supporto politico e diplomatico agito dai loro governi”.