"Alle 2 della notte fra il 29 e il 30 novembre, durante le prove per l'omologazione del treno ETR1000, i colleghi di Italcertifer, hanno superato per la seconda volta la velocità di 389 km/h". A darne notizia è la Filt Cgil della Toscana, preoccupata per il futuro della società fiorentina del Gruppo FSI, erede della tradizione della “Sperimentale” di Trenitalia ed oggi eccellenza toscana e italiana nel campo delle omologazioni ferroviarie.

"Il lavoro sinergico tra Italcertifer, Trenitalia e RFI, che ha permesso di raggiungere tale risultato e lo stesso acquisto dell'ETR1000 - scrive il sindacato in una nota - dimostrano l'importanza e la necessità di un gruppo fortemente integrato in cui le singole eccellenze si valorizzano l'un l'altra". Tale sinergia, secondo la Filt, è invece messa a rischio dal progetto di “spacchettamento” del gruppo," il cui unico obiettivo - denuncia il sindacato - è fare rapidamente cassa".

"Ci siamo battuti per anni per non disperdere la storia della 'sperimentale' - prosegue la Filt Cgil - dedicando attenzione e impegno alla nascita dei laboratori di Osmannoro, i cui lavoratori sono i protagonisti dei nuovi record di queste settimane: crediamo che questa eccellenza sia messa a rischio dai propositi di privatizzazione della nuova direzione del gruppo Fsi".

"Ribadiamo pertanto la nostra contrarietà ai processi di privatizzazione che non siano accompagnati da un forte piano industriale e dall'interlocuzione con i lavoratori che ogni giorno fanno vivere la nostra Azienda", conclude il sindacato.