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In Grecia un lavoratore dipendente su tre guadagna poco più di 300 euro al mese (440 euro lordi). Lo riferisce oggi il quotidiano ateniese Ta Nea che pubblica i risultati - definiti “sconvolgenti” - di uno studio del settore privato del Paese condotto dall'Istituto del Lavoro della Gsee (Ine-Gsee), uno dei due maggiori sindacati ellenici che rappresenta i lavoratori del settore privato.
Secondo l'indagine, i dipendenti privati sono in genere impiegati in lavori part-time, situazione che implica orari di lavoro ridotti e turni. Stando alle stime di Savvas Rompolis, direttore dell'Istituto, circa 500.000 dipendenti del settore privato hanno occupazioni part-time.
Inoltre, lo studio dimostra come i salari medi si siano ridotti negli ultimi anni a causa dei nuovi contratti di lavoro flessibili e le peggiorate condizioni economiche che hanno dominato il mercato del lavoro in seguito alle pesanti misure adottate dal governo di Atene su richiesta della troika (Ue, Bce e Fmi) che rappresenta i creditori internazionali del Paese.