"Il restyling della rivista AE - una coedizione Ediesse-Lariser - coincide con l’accresciuta centralità del settore dell’agroindustria nel panorama economico italiano; un settore che si pone in testa ai risultati produttivi del nostro paese, fornendo anche nuovi modelli organizzativi e contrattuali". Così la Flai Cgil, non a caso una delle categorie sindacali più forti in questo momento storico terreno di sperimentazione di innovativi modelli contrattuali e di rappresentanza, ha presentato il suo trimestrale. Se n'è parlato oggi all'iniziativa “Tesseramento e sindacato” organizzata dalla categoria dell'agroindustria presso la sede della Cgil nazionale con gli autori che hanno contribuito a scrivere questo numero.

Il tema è tesseramento e del proselitismo in una fase in cui si tenta di marginalizzare il ruolo del sindacato sui temi di riforma (le pensioni, il mercato del lavoro). Tra gli altri argomenti trattati nel fascicolo: il rapporto tra tesseramento e le politiche organizzative e rivendicative del sindacato; la riforma della politica comune della pesca e i suoi effetti socioeconomici; la salute e il lavoro delle donne nel settore agroalimentare.

"L'approfondimento su contrattazione rappresentanza proselitismo - ha affermato Stefania Crogi, segretario generale della Flai Cgil - si sofferma sull’attuale situazione politica italiana e sugli interventi del governo Monti relativi alla riforma delle pensioni e del mercato del lavoro". Crogi ha sottolineato l’esigenza di uno stretto rapporto tra il rilancio della contrattazione e il tesseramento, considerando l’adesione al sindacato come indispensabile per il potere sindacale e per il raggiungimento degli obiettivi concreti per tutti i lavoratori.

Per Ivana Galli della segretaria nazionale Flai, altra partecipante alla tavola rotonda, "è importante il radicamento dell’organizzazione per favorire l’iscrizione al sindacato e per rendere più incisive le politiche rivendicative, le tutele e i diritti dei lavoratori". Sua un'analisi sull’importanza dei comitati degli iscritti come luogo privilegiato di partecipazione, d’informazione sulle attività e sullo stesso proselitismo sindacale.

Di tesseramento e politiche rivendicative parla Franco Farina, della Fondazione Metes, rilevando come "il rilancio e l’innovazione delle politiche rivendicative e della struttura contrattuale portarono negli anni cinquanta a un recupero e a una crescita delle tessere alla Cgil". A suo giudizio, "l’indebolimento della struttura contrattuale è una causa della poca attrazione dei lavoratori verso il sindacato", sottolineando "la necessità di rilanciare i contenuti delle politiche rivendicative, di una riforma intellettuale dell’organizzazione, di un recupero delle conoscenze e dei saperi sindacali".

Infine, Adolfo Pepe, dell'Università degli Studi di Teramo, con "Sindacalizzazione e tesseramento" ha analizzato all’interno di un quadro storico di lungo periodo l'affiliazione e il proselitismo dell’organizzazione sindacale, coniugandola con il tema della rappresentanza e del sistema valoriale e identitario del sindacato. Un argomento che si completa nella rivista con la ricostruzione del sistema organizzativo e di affiliazione dei principali sindacati europei in paesi come Gran Bretagna, Francia, Scandinavia e Germania.