Stamani, al ministero dello Sviluppo economico, il management di Jsw steel Italy ha illustrato il business plan per il rilancio dell'acciaieria ex-Lucchini ex-Aferpi di Piombino, alla presenza dei rappresentanti del ministero, del presidente della Regione Toscana, Rossi, del sindaco di Piombino, Giuliani, dell'autorità portuale di Livorno e dei rappresentanti sindacali territoriali e nazionali di Fim, Fiom e Uilm.

Per Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom, e Mirco Rota, coordinatore nazionale Fiom della siderurgia, "le linee guida illustrate oggi dal management di Jindal ci mostrano i tratti di una interessante operazione industriale. Per la Fiom l'obiettivo, come sempre ribadito in questi ultimi anni, è quello che Piombino torni a produrre acciaio, e l'annuncio dei due forni elettrici entro il 2020, più un eventuale terzo forno nel 2021, va in questa direzione, garantendo l'occupazione per tutti i dipendenti, cosa che al momento questo piano non garantisce".

"Ora è necessaria una discussione dettagliata sul piano industriale - continuano - alla quale dovrà seguire immediatamente un confronto sugli ammortizzatori sociali da individuare per accompagnare il percorso di rilancio dell'acciaieria, non essendo al momento coperto l'intero periodo".

"Infine - concludono Rappa e Rota - abbiamo cominciato a sollevare oggi due questioni su cui confrontarsi nei prossimi incontri con Jsw: l'impatto ambientale della produzione, sia dal punto di vista della salute e della sicurezza dei lavoratori che dell'impatto sul territorio, e tutto il sistema dell'indotto, con la specifica di quali saranno le attività direttamente svolte da Jindal e quali esternalizzate". L'incontro è stato aggiornato nei prossimi giorni per discutere dell'accordo di programma e degli ammortizzatori sociali.