I top manager italiani guadagnano 243 volte uno stipendio medio, e la distanza tra le retribuzioni percepite da alti e medi dirigenti e gli stipendi di impiegati e operai è molto aumentata. A dirlo è l’Eurispes nel Rapporto 2008. I salari di operai, impiegati, quadri e dirigenti, si legge, hanno registrato una crescita lineare, ma a ritmi e in rapporto ai valori dell'inflazione decisamente differenti: mentre i dirigenti quasi sempre beneficiano di un incremento al di sopra del 20 per cento, la variazione degli stipendi degli impiegati non riesce a superare il 10. Prendendo in considerazione le retribuzioni medie annue, emerge poi che un dirigente in genere percepisce uno stipendio che è quasi quattro volte superiore a quello degli impiegati che operano nello stesso comparto.

L'Eurispes rimarca inoltre come la forbice tra retribuzioni dei top manager e stipendi dei lavoratori dipendenti sia “enorme”. Secondo i dati Ocse, evidenzia l'Istituto, “la media dei compensi totali percepiti nel 2007 dagli amministratori delegati di grandi gruppi italiani è pari a 243 volte lo stipendio medio. Un aspetto certamente non trascurabile riguarda il peso assunto dalla parte variabile dello stipendio dei top manager, che supera spesso il 60 per cento del totale. È questo fenomeno – sottolinea il dossier – che rende le retribuzioni dei top manager spesso poco trasparenti”.