In primo piano resta il tema delle pensioni. Il governo starebbe pensando di inserire nella legge di stabilità una decurtazione fino al 15% per chi lascia prima il lavoro a partire dai 62 anni d'età. Il premier Matteo Renzi sembra intenzionato ad andare avanti: flessibilità in uscita in cambio di riduzione dell'assegno, ma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan frena. La coperta è corta, tant'è che il Def non fa cenno alla questione. Intanto domani (martedì) Cgil, Cisl e Uil saranno di nuovo in piazza a Roma per chiedere giustizia sulla questione esodati dopo il “furto” del fondo che era stato predisposto: il presidio - come già accaduto la settimana scorsa - si terrà davanti al ministero dell’Economia in via XX settembre a Roma alle ore 10. 

L'altro tema che tiene banco è quello de i contratti. In linea teorica, martedì dovrebbe riprendere la trattativa sul modello contrattuale e l'attuazione dell'accordo sulla rappresentanza del 2014. La Confindustria non vuole concedere aumenti sulle previsioni dell'inflazione. La posizione della Cgil, ribadita con forza dal segretario generale Susanna Camusso nelle conclusioni della Conferenza di organizzazione, è netta: non si discute se prima non vengono rinnovati i contratti scaduti o in scadenza che riguardano circa 5 milioni di lavoratori tra cui metalmeccanici, chimici, alimentaristi e grande distribuzione, oltre ovviamente al pubblico impiego (sul quale però deve intervenire il governo). La Uil ha minacciato di disertare l'incontro se la controparte non assicurerà la volontà di rinnovare i contratti. Più tiepida la Cisl che, pur ribadendo la necessità di non bloccare i rinnovi, ha ribadito di puntare a un accordo. 

Oggi sciopera il personale del Cup Lazio. Questa la decisione dei sindacati dopo l'ennesima fumata nera nella trattativa con la Regione. Braccia incrociate contro il taglio dei posti di lavoro e presidio dalle ore 9 alle ore 14 presso la sede della Regione Lazio. Se non ci saranno novità positive per i lavoratori, da lunedì prossimo si andrà avanti con una protesta a oltranza. In Sicilia è la giornata dello sciopero regionale del trasporto pubblico locale dopo la decisione paventata dal governo siciliano di effettuare tagli al servizio trasporti. “Non possiamo più aspettare: le istituzioni, gli enti di spesa devono fare di più. Basta con le parole, ora servono i fatti”. Lo dicono Fillea, Filca e Feneal di Taranto che mercoledì 23 settembre saranno in presidio davanti alla Prefettura per illustrare le loro proposte sulla drammatica situazione del settore edile.

Altri appuntamenti. Da mercoledì a venerdì il secondo forum nazionale della Fisac “Contrattazione, Europa, Mezzogiorno e sindacati” ad Assisi. Giovedì l'iniziativa della Cgil di Terni “Evoluzione delle relazioni industriali. Terni: un laboratorio possibile” che vedrà tra le altre cose il faccia a faccia tra Susanna Camusso e Lucia Morselli (ad Thyssen). Stesso giorno per la sesta edizione del Premio Marco Rossi 'Dare voce a lavoro' ideato daRadioArticolo1: serata conclusiva e premiazione a Roma - Teatro Argentina ore 18 - con il segretario confederale della Cgil, Nino Baseotto.