Il consiglio Bce è pronto ad interventi straordinari per salvare l'euro. I fondi salva Stati Esm e Efsf sono infatti "condizioni necessarie ma non sufficienti" mentre l'Eurotower "può intraprendere operazioni di mercato dirette", e lo farà nelle prossime settimane. E' quanto ha annunciato il governatore Mario Draghi, in conferenza stampa al termine del consiglio direttivo della banca centrale europea.

Le modalità per le nuove misure “non standard” che la Bce potrebbe adottare, però, “saranno decise” soltanto “nelle prossime settimane”, ma fra le altre opzioni che si stanno studiando a Francoforte c'è anche la possibilità di riprendere i maxi-prestiti alle banche e la revisione delle garanzie chieste alle banche in cambio di liquidità.

E' dunque questa la ricetta della Bce, svelata da Draghi. Perché la banca non può comunque sostituirsi ai governi e, prima che possa intervenire sul mercato dei titoli di Stato, i paesi devono ricorrere ai fondi salva-Stati Efsf ed Esm. Non può farlo la Bce direttamente.

Dal momento che l'attuazione delle riforme e il processo di 'institution building' "richiedono tempo - ha spiegato Draghi - ed i mercati finanziari spesso si adeguano solo quando il successo diventa chiaramente visibile, i governi devono essere pronti ad attivare l'Efsf/Esm nel mercato dei titoli di Stato quanto esistano circostanze eccezionali sui mercati e rischi alla stabilita' finanziaria". E questi, ha sottolineato, devono intervenire sulla base della "stretta ed efficace condizionalita'" prevista dalle linee guida dei due fondi salva-stati. In particolare, ha detto ancora il presidente della Bce, "il rispetto da parte dei governi dei loro impegni e l'adempimento da parte dell'Efsf/Esm del loro ruolo sono condizioni necessarie".

Il consiglio, poi, ha anche discusso un nuovo taglio dei tassi, ma i membri hanno concordato sul fatto che „adesso non è il momento“, ha detto il governatore, anche perché “l'inflazione dovrebbe scendere sotto il 2% nel 2013“.

E' cruciale, però, che vengano “mantenuti gli sforzi"
per il consolidamento di bilancio, ha ribadito per l'ennesima volta Draghi. E "le riforme strutturali sono essenziali", ha ripetuto, rinnovando l'appello ai Paesi europei perché "attuino con grande determinazione le raccomandazioni per Paese" della Commissione europea.

I timori che l'euro si possa dissolvere
, in ogni caso, sono "inaccettabili" e l'euro "è irreversibile", ha dichiarato, aggiungendo poi che per avvalorare questa "equazione fondamentale" i paesi di Eurolandia devono andare avanti con determinazione con il consolidamento fiscale.

La crescita economica nell'area resta infatti debole, anche per via delle continue tensioni sui mercati finanziari e del clima di incertezza. Lo ha dichiarato il presidente della Bce, Mario Draghi, in conferenza stampa, aggiungendo che "i rischi continuano a essere il ribasso" e che tra i principali fattori che pesano figurano "l'elevata disoccupazione" e "il rallentamento dell'economia globale".

Il Consiglio Direttivo della Bce non ha discusso la situazione di singoli paesi nella riunione odierna, ha infine detto Draghi anche se "la Spagna, cosi' come altri paesi, ha fatto riforme significative".