"L'obiettivo finale dell'Unione europea deve essere quello dell'unione politica integrata". A dirlo è il presidente della Bce, Mario Draghi, a Milano per l'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università Bocconi. "Stiamo compiendo progressi in queste direzioni, ma non è semplice. È un processo ambizioso e per raggiungere questo traguardo ci vorrà molto tempo. Tuttavia  sarebbe un errore non agire nel frattempo". 

Il governatore centrale ha poi insistito su un auspicio: "Confido che l'Europa emergerà più rinvigorita" dalle attuali difficoltà. La crisi, ha detto, "ha messo in luce la necessità di portare a compimento l'unione economica e monetaria" con i quattro pilastri: unione bancaria, fiscale, economica e politica. "Stiamo compiendo progresso in queste direzioni ma non è semplice, è un processo ambizioso".

"L'evidenza prevalente" degli studi economici indica che i programmi di risanamento dei conti pubblici "devono essere centrati su riduzioni della spesa e non su aumenti delle tasse", ha poi affermato. Questo mentre l'attività economica che continua a indebolirsi "pone l'accento" sulla necessità di perseguire un "consolidamento fiscale ideale, quello che taglia deficit e debito pubblico con le minori conseguenze negative" sulla crescita economica.