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Dall’utilizzo dei social network a quello del “vecchio” telefono, passando per lo scambio di e-mail. La Fp Cgil sta in queste ore sperimentando nuove modalità di ascolto e interazione con le lavoratrici e i lavoratori, in questo caso della sanità pubblica e privata. È partita in questi giorni “La Cura Dei Diritti”, un servizio della Funzione Pubblica Cgil che prevede di mettersi in contatto con i lavoratori del comparto Sanità, di accogliere le loro domande di natura contrattuale, sindacale e legale e di fornire loro risposte grazie all’aiuto di esperti. Tre le modalità: la diretta Facebook, l’attivazione di una linea telefonica dedicata e il servizio di consulenza via e-mail.
Ciò che ha spinto la Fp all’ideazione di questo servizio è stata la scelta di implementare le modalità e le possibilità di ascolto dei lavoratori. Gli obiettivi principali de “La Cura Dei Diritti” sono infatti ascoltare e consigliare, aiutare il lavoratore a colmare le proprie lacune informative riguardo ai diritti che possiede. “È proprio qui che subentrano i nostri esperti – commenta Michele Vannini, capo area Sanità della Fp Cgil nazionale –, pronti a raccogliere le perplessità, le domande e i dubbi dei lavoratori e di fornire loro un supporto legale e contrattuale che li aiuti ad affrontare situazioni lavorative che, altrimenti, non avrebbero gli strumenti per gestire”.
Il 5 dicembre, alle 19, “La Cura Dei Diritti” ha fatto il suo esordio con una diretta Facebook durante la quale due esperti – l’avvocato Michele Bonetti, esperto di diritto del lavoro, e Antonio Marchini, della Fp Cgil nazionale – hanno accolto e risposto alle domande dei lavoratori, arrivate nei giorni precedenti o durante la diretta stessa, sul tema della legge Gelli e dell’obbligo di assicurazione sanitaria. Il riscontro del pubblico è stato molto positivo. Lasciamo che siano i numeri a parlare. Nei giorni scorsi l’annuncio della prima diretta Facebook ha avuto quasi 73 mila visualizzazioni. La diretta Facebook, martedì, ha avuto quasi 13 mila visualizzazioni e centinaia di interazioni tra reazioni, commenti e condivisioni. “Nel corso dei giorni sono arrivate tantissime domande da parte degli utenti a cui i nostri esperti hanno cercato di fornire risposte durante la diretta – ha proseguito Vannini – e nei prossimi giorni continueranno a farlo attraverso una corrispondenza privata, tramite messaggi sul social, in modo da poter rispondere a tutti”.
Ma che lavoro c’è stato dietro l’ideazione de “La Cura Dei Diritti”? Quali le scelte strategiche? Quali le motivazioni? Cominciamo dalla scelta del nome. “Volevamo un nome che trasmettesse in modo chiaro e netto il senso di questa iniziativa: avere cura dei propri diritti, conoscerli, farli valere – ha spiegato Vannini –. D’altronde non tutti conosciamo i nostri diritti da cima a fondo, e non sempre possediamo un supporto o una possibilità di consulenza gratuita. E quindi spesso vaghiamo in un mare di inconsapevolezza e ci rassegniamo a situazioni lavorative scomode che non sappiamo governare, a un trattamento professionale che ci sembra scorretto”.
Altro passo sostanziale nella pianificazione è stato l’individuazione del bacino di utenza che potesse trarre beneficio dal servizio e, conseguentemente, l’individuazione di quale potesse essere la fascia oraria migliore per questo tipo di lavoratori. “Per la diretta abbiamo scelto la fascia del tardo pomeriggio, le 19, immaginando i tanti lavoratori che staccano dal lavoro e che possono finalmente dedicarsi alle proprie cose e accendere il tablet o lo smartphone per seguirci. Al tempo stesso, però – ha aggiunto il capo area della Fp Cgil Sanità –, abbiamo tenuto conto dei tanti infermieri, medici e Oss dai turni imprevedibili; per questo ci siamo dati la possibilità della linea telefonica, attiva la mattina dalle 9.30 alle 13 e il pomeriggio dalle 15.30 alle 19.30. Per finire abbiamo lasciato aperta la possibilità di scrivere attraverso le e-mail, a qualsiasi orario”. “La Cura Dei Diritti” è, infatti, anche un servizio telefonico di assistenza legale totalmente gratuito per le lavoratrici e i lavoratori della Sanità, pubblica e privata – chiamando il 348/5867595 o il 342/8535863 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.30 – a cura dello studio Michele Bonetti Avvocato & Partners.
Il progetto, dunque, nasce dalla consapevolezza da parte della Funzione Pubblica Cgil del fatto che sia necessario, prima di ogni altra cosa, ascoltare i lavoratori, dialogare con loro. Ma non solo questo ha spinto la categoria a questo nuovo passo. Un ruolo fondamentale lo ha avuto l’evoluzione della comunicazione e la necessità, per il sindacato, di stare al passo coi tempi. “Siamo nell’era del 2.0 e non possiamo ignorarlo – ha concluso Vannini –. I nuovi sistemi di comunicazione, i social network, sono strumenti potentissimi e validi per mettersi in contatto con il nostro bacino d’utenza: i lavoratori dei servizi pubblici. L’immediatezza del web ha permesso che questo contatto avvenisse praticamente in tempo reale e senza l’intermediazione di terze parti, permettendo al lavoratore di raggiungere immediatamente il sindacato, in modo rapido, efficace, senza filtri”. La Fp Cgil ha scelto, così, di utilizzare questi nuovi strumenti di comunicazione per offrire al lavoratore il contatto professionale ma anche umano di cui ha bisogno.