Cgil e Fisac (la sigla dei lavoratori bancari) hanno depositato al Tar del Lazio un ricorso nei confronti della Consob contro la delibera di riordino organizzativo del 25 luglio. Per il segretario generale del sindacato del credito, Agostino Megale, con questo riordino "pare che vi sia una sorta di abbandono dell'approccio di trasparenza". Megale esprime così una "critica netta e doverosa su come il presidente della Consob Giuseppe Vegas ha gestito l'insieme della materia".

Anche il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, esprime preoccupazione: "Temiamo che la riorganizzazione della Consob si collochi, almeno potenzialmente, in un contesto di riduzione della trasparenza, dell'efficacia e della professionalità dell'organismo". Quindi, aggiunge, durante la conferenza stampa in cui oggi (14 dicembre) è stato presentato il ricorso, come ci siano timori anche per quanto riguarda "la lesione della capacità di intervento di tutela della Consob".

Nel promemoria del ricorso si legge che la delibera in questione "ha modificato incisivamente l'organizzazione e la struttura interna, i poteri del direttore generale e il funzionamento della commissione medesima, alterandone la natura di organo dotato di speciale indipendenza assicurata dalla legge istitutiva" e così "compromettendone l'azione a tutela dei mercati mobiliari e, quindi, dei risparmiatori e dell'economia nazionale".

Inoltre, la delibera di riordino sarebbe "strutturata in modo da configurare una sorta di 'delega in bianco' al direttore generale il quale, nell'istituire forme organizzative stabili di coordinamento tra le strutture interne, può di fatto (e come già avvenuto) - riporta sempre il promemoria del ricorso di Cgil e Fisac - creare strutture del tutto nuove e non previste in un nessun atto regolamentare alle quali delegare, in tutto o in parte, temporaneamente o permanentemente, l'attività di coordinamento operativo".