Coordinamenti di giovani stanno nascendo spontaneamente in questi giorni nell'isola, in seguito a incontri e attraverso i social network, per chiedere alla Regione di sbloccare programmi e finanziamenti destinati alle politiche giovanili. Ne dà notizia la Cgil Sicilia, nella cui sede si è svolta una delle riunioni in questione. E tra le iniziative di queste ore, una mail bombing indirizzata all’assessorato lavoro per sbloccare 'Creazioni giovani', e una campagna web per dire alla Giunta Crocetta che i giovani sono stanchi di aspettare.

La Cgil, che sostiene queste iniziative, e che ha sollevato in questi mesi il tema dei ritardi e delle inadempienze della Regione in merito, critica ancora una volta il Governo, che oggi ha tenuto a Catania un’iniziativa sul tema dei giovani, con la partecipazione dell’assessore regionale al lavoro. “Invece di organizzare o partecipare a passerelle propagandistiche – affermano Monica Genovese, della segreteria regionale Cgil, e Andrea Gattuso, responsabile per le politiche giovanili del sindacato –, la GIunta dovrebbe impegnarsi a rispondere alle esigenze dei giovani, che vivono una situazione occupazionale gravissima, con una disoccupazione che sfiora il 50%, oltre a 350.000 neet, ed evitare di perdere 340 milioni disponibili per le politiche giovanili”.

I due esponenti Cgil elencano le mancate risposte della Regione: "1.600 ragazzi aspettano di sapere quando, e se mai, partirà il tirocinio per cui sono stati selezionati durante i due click day del piano giovani, e altre decine di migliaia attendono la tanto annunciata terza finestra del click day o dell’annunciato click week. Il programma Youth guarantee (che attualmente ha superato i 50.000 iscritti), inoltre, prevede che ai giovani presi in carico venga assegnata entro quattro mesi una misura, fra tirocinii, formazione, apprendistato, offerta di lavoro, ma dall’avvio del programma, cioè dal 1° maggio, ancora non è partito assolutamente nulla. Infine, altre migliaia di giovani aspettano da mesi le graduatorie del bando Creazioni giovani (scaduto a settembre 2013), bloccate per errori dell’amministrazione. “È ora di passare ai fatti, dando ai giovani risposte immediate", concludono i due dirigenti sindacali”.