La Cgil Lombardia ha in più occasioni sostenuto e partecipato ad iniziative con al centro i diritti, l’uguaglianza e le libertà delle persone: dai diritti delle donne contro qualsiasi forma di violenza, a quelli dei cittadini stranieri e ai diritti delle persone omosessuali, riaffermando anche così, i principi di uguaglianza e di libertà, oltre che di laicità dello stato e delle sue leggi. E' quanto si apprende da una nota.

"Pochi giorni fa - scrive il sindacato - abbiamo ricordato i 40 anni della legge sul diritto di famiglia che sancì l’uguaglianza fra i coniugi, ora i tempi sono maturi per riconoscere gli stessi diritti alle persone omosessuali che vogliono unirsi in matrimonio; anche il risultato irlandese afferma che è l’amore a costruire una famiglia".

"La nostra società, le istituzioni e la politica tutta debbono compiere un deciso salto di qualità per garantire a tutte e tutti di vivere liberamente le proprie scelte nella sfera dei sentimenti e della sessualità, ma anche di veder riconosciuti pienamente i diritti nel lavoro".

"Esistono alcune esperienze positive nella contrattazione che riconoscono le libertà individuali, a partire dal riconoscimento delle coppie di fatto con i diritti connessi, anche se tanta strada resta ancora da fare. La Cgil Lombardia "su questa base è impegnata, e con questo spirito alcuni dirigenti saranno presenti alla manifestazione indetta per il 27 giugno a Milano, in occasione della giornata dell’Orgoglio gay, lesbico e transgender", conclude.