Sospesi i licenziamenti alla Castelfrigo di Modena. Dopo il presidio dei giorni scorsi c'è infatti stato oggi, 5 agosto, l'atteso incontro in prefettura a Modena tra sindacati e istituzioni per discutere del provvedimento di licenziamento intimato a due delegati Filt dalla cooperativa Work Services di Castelnuovo Rangone e dell'accordo firmato a febbraio e mai veramente rispettato.

Dopo un'intensa discussione si è dunque raggiunta un'intesa che vede la sospensione dei licenziamenti fino a quando non si sarà espressa l'autorità giudiziaria di cui il sindacato ha chiesto l'intervento. Un passaggio importante in quella che ben presto diventata una vertenza simbolo.

La Cgil Emilia Romagna e Modena, insieme alla Filt e alla Flai regionale e territoriale, hanno però deciso di mantenere lo stato di agitazione “quale forma di pressione per il rispetto degli accordi e della legalità”, promuovendo nei prossimi giorni incontri con le Istituzioni per chiedere che si rispettino “i contratti, le leggi, il Patto per il lavoro, e per condividere un piano di rilancio e sviluppo del distretto carni modenese dove il buon lavoro ed il buon prodotto siano il volano su cui operare”.

Dopo l'accordo siglato a febbraio e mai pienamente attuato, infatti, si sono accentuate nelle ultime settimane quelle che i sindacati hanno definito “azioni di ritorsione e di pressione nei confronti dei lavoratori e, in particolare, dei delegati”. Fino ad arrivare all'atto “unilaterale e illegittimo” del licenziamento. Due lavoratori hanno ricevuto un provvedimento disciplinare sul quale, però, deve ancora esprimersi il collegio arbitrale della Direzione territoriale del lavoro.

Intanto, già la prossima settimana i lavoratori della cooperativa col sindacato incontreranno il sindaco di Castelnuovo Rangone. “Auspichiamo che le lotte di questi giorni siano state utili non solo alla Castelfrigo – scrivono in una nota congiunta Cgil, Filt e Flai -, ma a tutto il settore e ai suoi rappresentanti”. “Noi continueremo a lavorare e a lottare perché si operi nella legalità, con l'applicazione dei contratti, in un sistema di relazioni civili, nel rispetto della dignità di chi lavora, e per non “buttare a mare” il buon lavoro, il buon prodotto, l'integrazione, il patrimonio economico, istituzionale e sociale di un territorio”.

Il commento: siamo al punto di non ritorno? A.Mattioli
Licenziati i delegati Cgil | Una vertenza simbolo 
NOSTRA INCHIESTA: Come ti licenzio il delegato
, F.Ricci