La Flai Cgil di Puglia esprime "soddisfazione" per l’azione delle forze dell'ordine che ha portato in provincia di Brindisi all’arresto di tre persone, accusate sia di interposizione illecita di manodopera che di caporalato ai sensi dell’articolo 603 bis del codice penale. "Purtroppo tale azione repressiva rischia di essere inutile - commenta Giuseppe Deleonardis, segretario generale della Flai pugliese - generando un clima di impunità tra le imprese, se non si interviene sia sul ruolo di intermediazione di alcune agenzie interinali, utile a coprire vero e proprio commercio di braccia, sia sulla selezione delle imprese beneficiare di finanziamenti pubblici".

"Purtroppo - prosegue Deleonardis - nei bandi del nuovo PSR della Regione Puglia di recente emanazione,facendo un salto indietro rispetto al percorso legislativo fin qui intrapreso, non è previsto alcun richiamo né alla legge 28 di contrasto al lavoro nero né alla determina attuativa 31, ( delibera 2248/2009) che prevede sia l’esclusione di aziende che in passato sono state colpevoli di violazioni contrattuali o sfruttamento del lavoro, sia la revoca e la restituzione, in caso di verifica post, delle risorse ottenute".