Nella notte fra il 3 e il 4 ottobre è apparso davanti alla sede della Cgil di Brindisi uno striscione firmato da Casapound che recita “Cgil: immigrati tutelati, lavoratori abbandonati”. L’organizzazione di estrema destra ha poi rincarato la dose diffondendo un comunicato: “È chiaro che a queste persone (il riferimento è ai sindacalisti della Cgil locale, ndr) poco importa della difesa della classe lavoratrice brindisina, poco utile dal punto di vista programmatico ed elettorale, preferendo tutelare altri settori, decisamente più affini dal punto di vista ideologico ed economico”.

Arriva su twitter un primo commento della Cgil nazionale: “Stanotte fascisti all’opera a Brindisi, dove è stato esposto uno striscione contro la Cgil. Chi ha a cuore la democrazia farebbe bene a interrogarsi sulle ragioni di questo attacco ripetuto al sindacato che difende i lavoratori, il loro reddito, quindi la libertà delle persone”.

“Questo vile attacco nei nostri confronti – aggiunge il segretario generale della Cgil di Brindisi Antonio Macchia interpellato dall’agenzia Dire – non fa altro che confermare il clima razzista che si respira nel Paese. Lo striscione è arrivato in risposta a un nostro comunicato di solidarietà al sindaco di Riace. Ma noi non ci faremo intimorire, ogni giorno rappresentiamo i più deboli”.

È questa solo l’ultima di una serie di intimidazioni e violenze che si sono succedute nei mesi scorsi, senza contare gli attacchi e le minacce giunte via social. L'episodio più rilevante risale alla notte tra il 22 e il 23 maggio scorsi, quando davanti alle sedi del sindacato di molte città italiane sono apparsi striscioni di Forza Nuova con scritte violente, "un attacco congiunto in piena regola" secondo Cgil, Cisl e Uil..

Ma l’elenco è lungo. Il 21 giugno le Camere del Lavoro di Pavia, Mantova e Crema sono state inondate di volantini e striscioni a firma www.progettonazionale.it con frasi e immagini a sfondo razzista, omofobo e fascista contro la Cgil e il suo segretario generale. “Una nuova provocazione che si somma alle precedenti che denunciamo da tempo e dà chiaro il senso del clima minaccioso e intimidatorio che si respira in diverse città della Lombardia”, commentò in quel caso la Cgil regionale.

Analoga preoccupazione lo scorso 2 luglio era stata espressa dalla Cgil di Roma Sud Pomezia Castelli “per l’escalation di episodi di violenza di stampo neofascista nel territorio del VII municipio". E soltanto un mese dopo, il 2 agosto, Arci e Cgil Firenze lanciavano un altro allarme “di fronte alle ‘passeggiate notturne’ di Casapound a San Jacopino, chiedendo alla istituzioni cittadine di intervenire nei confronti di questi “giustizieri delle notti estive”.

Il 7 agosto ancora scritte e simboli fascisti a Empoli: a pochi giorni dall'attacco vandalico che aveva distrutto la lapide in ricordo dell'eccidio nazifascista al Padule del Fucecchio, scritte inneggianti a Hitler sono apparse nel parco vicino alla Casa del Popolo di Brusciana. “Non si deve sottovalutare l'ennesimo rigurgito neofascista e razzista visto a Empoli e nel suo circondario”, commentò in quel caso la Cgil di Firenze.

Infine, la manifestazione del 25 settembre organizzata dalla Cgil a Bari in risposta all’aggressione fascista di quattro giorni prima quando, "al termine di una pacifica e partecipata manifestazione antirazzista, una squadraccia partita da un ben identificato covo fascista ha colpito con violenza e impunemente un rappresentate del parlamento europeo e altri militanti politici, nonostante il dispiego di forze dell'ordine presente per l'iniziativa antirazzista".

Flai: striscione offende tutti i lavoratori

“Alla Cgil di Brindisi la solidarietà e la vicinanza di tutta la Flai Cgil nazionale per il grave gesto intimidatorio”. Lo dice Ivana Galli, segretaria generale Flai Cgil. “Si tratta di affermazioni che offendono non solo il sindacato, ma tutti i lavoratori, che sanno bene come la Cgil difende chi ha bisogno, chi è più debole, chi vuole far valere i propri diritti. I lavoratori sanno bene che non ci sono divisioni tra persone di nazionalità diverse e chi agita simili spettri è destinato a fallire. La Cgil ora e sempre è con i lavoratori, tutti, è con i più deboli, e se sono i lavoratori immigrati, siamo con i lavoratori immigrati”.

Cgil Bari: solidarietà, non ci facciamo intimorire

La Camera del Lavoro di Bari "esprime la sua vicinanza ai compagni e alle compagne della Cgil Brindisi vittime di un assurdo attacco da parte di organizzazioni neofasciste teso a diffamarne la costante opera di tutela e difesa dei lavoratori e dei loro diritti". Lo dichiara il segretario generale della Cgil barese, Gigia Bucci. Solo pochi giorni fa la nostra città ha vissuto sulla sua pelle la pericolosità di queste formazioni, con un'aggressione ai danni di alcuni cittadini a cui si è risposto con una grande mobilitazione popolare, con la Cgil in prima linea, che ha portato migliaia di persone in piazza a difendere il portato libero, democratico e antifascista della nostra società. La sequenza di questi episodi, spiega, "non può fare altro che spingerci ulteriormente ad attivarci e schierarci contro chi crede di poterci intimorire, motivo per cui ribadiamo alle istituzioni la richiesta di scioglimento delle suddette organizzazioni come disposto dalla nostra Costituzione".

Cgil Puglia: presidio a Brindisi sabato dalle 10

Ieri notte "un aggregato dichiaratamente neofascista ha affisso uno striscione dinanzi alla sede della Camera del Lavoro di Brindisi. Ai dirigenti e militanti manifestiamo totale solidarietà e vicinanza di tutta la Cgil pugliese. Rispediamo al mittente scritte provocatorie e xenofobe, firmate dalla stessa sigla che si è resa protagonista della violenta aggressione a Bari ai danni di quattro persone a margine di una manifestazione antirazzista". Lo afferma il sindacato regionale, in una nota. "Quali lavoratori e in che modo la Cgil rappresenta e tutela, a prescindere da nazionalità e colore della pelle, lo sanno bene i braccianti delle campagne pugliesi o i tanti operai impegnate in vertenze a difesa dei proprio posti di lavoro con fabbriche a rischio chiusura - continua l'organizzazione - Ci chiediamo ancora una volta cosa aspettano le istituzioni preposte a dichiarare fuorilegge queste organizzazioni neofasciste, a chiuderne le sedi, a denunciare chi si macchia di azioni violente o propaganda xenofoba". La Cgil pugliese tutta e la Camera del Lavoro di Brindisi, infine, "non si fanno certo intimidire e a questo clima di inquinamento della vita democratica, cui contribuisce anche la propaganda governativa anti immigrati, rispondiamo con un presidio antifascista che si terrà a Brindisi davanti la Camera del Lavoro sabato 6 ottobre dalle ore 10".