“Preferisco essere chiamata la presidente, perché comunque sono una donna. Affermare il genere vuol dire affermare il principio che le donne non sono delle comete che passano in un ruolo che poi sarà trasferito agli uomini. Il genere va coniugato. Anche le donne possono esercitare ruoli di vertice.” L’ha detto Laura Boldrini, presidente della Camera, nel dialogo/intervista con Natalia Aspesi, giornalista di Repubblica. “Questo governo ha fatto 8 ministre e sono ministeri importanti”, spiega Boldrini nel primo incontro che apre le giornate del lavoro della Cgil a Rimini. Il teatro degli Atti di Rimini è al completo. In sala siede il Segretario Generale della Cgil, Susanna Camusso, insieme alla Segreteria Nazionale della Confederazione, il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, la deputata Titti di Salvo.

“Oggi io ho potere non esecutivo, ma di voce. Il ruolo che rivesto lo metto a disposizione delle cause sociali. La politica sociale è quella che mi interessa – spiega Boldrini -. Dare voce alle istanze delle persone. Per questo sto spesso fuori dal Palazzo. E’ mio dovere stare in piazza, perché se hanno eletto me vuol dire che si aspettano qualcosa di diverso.”