Anche sulle autostrade c’è un aumento drammatico dei morti sul lavoro: “Un anno fa c’è stato un tavolo che doveva affrontare il problema, poi si è arenato. Ora i ministeri del Lavoro e dei Trasporti devono rispondere alla nostra richiesta di incontro”. Lo afferma il segretario nazionale della Fillea Cgil, Dario Boni, a RadioArticolo1 nel corso del programma "Radio Fillea".

 

I sindacati hanno chiesto l’incontro dopo l’ennesimo incidente mortale del 16 maggio. “Al momento non ci sono ancora novità – riferisce il sindacalista -, crediamo che solo sedendosi intorno a un tavolo possiamo contribuire ad arginare questo fenomeno, riflettendo sui punti che sono irrisolti rispetto al testo approvato e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 aprile”. Con il dicastero dei Trasporti, aggiunge, “avevamo fatto un accordo sindacale che prevedeva l'internalizzazione dei lavoratori in house nel comparto autostradale. Occorre fare chiarezza: non è possibile che un testo condiviso, approvato dalle due commissioni parlamentari, Camera e Senato, e rinviato al consiglio dei ministri per l'approvazione fosse cambiato in alcuni punti delicati”.

Il primo nodo da sciogliere è l’internalizzazione: “Il ministero ha confermato che c'è la possibilità, di fronte a un eccedenza di personale dei lavoratori in house, che questi vengano internalizzati da Società Autostrade e quindi possano continuare a svolgere il lavoro che svolgevano nelle controllate”. La vertenza, spiega, ora “si sposta sui tavoli delle concessionarie: c’è anche la disponibilità del Mit a discutere le vertenze proprio in sede di ministero per fare chiarezza su questo aspetto”.

Boni conferma le critiche sul Codice degli appalti. “E’ scritto così male che lascia lo spazio a tantissime interpretazioni – dice -, noi abbiamo chiesto un’interpretazione autentica da parte del ministero. E’ un testo che ha problemi lessicali e grammaticali, per questo saranno più che necessari e determinanti i 40 decreti attuativi che dovranno completare il codice, insieme alle linee guida che deve emanare l'Anac”.

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