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Iniziano oggi, 21 novembre, per concludersi giovedì 23, le operazioni di voto alla Acciai Speciali Terni (Ast), che chiameranno i quasi 2.400 dipendenti della fabbrica a scegliere i propri rappresentanti in seno alla nuova Rsu. Un appuntamento di grande importanza per il sindacato ed in particolare per la Fiom, come ha ricordato proprio da Terni nei giorni scorsi Francesca Re David, segretaria generale delle tute blu Cgil: "La Fiom è fatta dai suoi delegati e ha come caratteristica fondamentale e distintiva il legame stretto con le lavoratrici e i lavoratori, dentro i luoghi di lavoro. Ecco perché - ha aggiunto Re David, che ha anche partecipato al volantinaggio alle portinerie della fabbrica ternana - il voto in una fabbrica importante come Ast, strategica per la siderurgia italiana, è un momento fondamentale”.
Il programma con il quale la Fiom si è presentata al voto in Ast (con 42 candidati tra operai, impiegati e quadri) prevede al primo punto l'integrativo aziendale, da rivendicare subito, "perché i risultati economici degli ultimi anni - spiega il sindacato - non lasciano più spazio a scuse e rinvii". E poi, investimenti, su ambiente e ciclo produttivo, a partire dal promesso potenziamento dell’area a freddo, "per il quale oggi esistono condizioni economiche e di mercato assolutamente favorevoli".
“Ci presentiamo a queste elezioni come sempre mettendoci la faccia e a testa alta - afferma il segretario generale della Fiom di Terni, Claudio Cipolla - forti della nostra coerenza e dell’impegno di questi anni difficili, che è sotto gli occhi di tutti. Lo facciamo senza candidati riciclati nelle nostre liste, senza transumanze, mettendo sempre davanti l’interesse generale dei lavoratori e non quello personale di questo o quel candidato". Cipolla si dice certo che la partecipazione al voto, come è nella tradizione di Terni, sarà alta (a differenza di quello che avviene nelle elezioni politiche), perché "i lavoratori sono intelligenti e sanno quanto sia importante scegliere chi dovrà rappresentarli per i prossimi 3-4 anni”. Anni che saranno assolutamente decisivi, nei quali “Thyssen dovrà uscire allo scoperto”, chiarendo le sue reali intenzioni sul sito ternano. “E i punti fondamentali del nostro programma, dall’integrativo agli investimenti, dagli impegni su interinali e appalti, alla grande questione dell’ambiente, rappresentano una vera e propria cartina di tornasole - ha concluso Cipolla - È su queste partite, aldilà degli slogan, che si capirà se Thyssen intende puntare davvero su Terni oppure galleggiare in attesa della scadenza dell’accordo per poi, magari, prendere altre strade”.