Oggi è la giornata degli edili Cgil, che con lo slogan #giulemanidaicantieri accendono i riflettori sulla crisi del settore e sulla proposta di legge di iniziativa popolare in materia di appalti promossa dalla Cgil con l'obiettivo di liberare le opere dalle infiltrazioni mafiose, da malaffare e corruzione, dal lavoro nero ed irregolare, ristabilendo una volta per tutte trasparenza e tempi certi alle gare d’appalto e abbandonando pratiche distorte come quella degli affidamenti diretti e dei massimi ribassi.

Dal cantiere terminal di Aosta al grattacielo della Regione Piemonte, dal palazzetto dello Sport di Como al Viadotto Genova Sestri Levante,dall’Idrovia Padova – Venezia al Tribunale di Reggio Calabria, dalla Nuvola di Fuksas di Roma a Piazza del Municipio a Napoli ai cavalcavia delle strade dissestate della Sicilia e della Sardegna. A partire dalle 6 del mattino enormi striscioni campeggiano su pilastri autostradali, cavalcavia, ingressi di opere ferme, ponti, stazioni, monumenti, per un totale di 800 metri quadri distribuiti su oltre 40 installazioni, numero probabilmente destinato a crescere nel corso della giornata.

Alle 9 poi l'appuntamento è con il convegno nazionale Fillea, al Centro Congresso Frentani, che viene aperto dal segretario nazionale Fillea Salvatore Lo Balbo e prosegue con tre interviste di Altero Frigerio, direttore di Radio Articolo 1: al segretario generale Fillea Walter Schiavella, all’ex magistrato Giuseppe Ayala, al presidente dell’Osservatorio sui costi del non fare Stefano Clerici. I dialoghi a due declinano il tema degli appalti in edilizia dai tre versanti che per il settore delle costruzioni rappresentano le grandi centralità: quello della lotta ad illegalità, corruzione e mafie, quello delle opere incompiute e del gap infrastrutturale del paese, quello della qualità del lavoro e della sua sicurezza. L'iniziativa è conclusa da Franco Martini,segretario nazionale Cgil.