Gli ultimi dati sulle immatricolazioni fanno male a Fiat che registra al momento una perdita di oltre il 6% a Piazza Affari Fiat, unico titolo in difficoltà tra quelli del settore auto. I dati di novembre con un calo delle immatricolazioni del 12,8%, superiore di due punti alla media del settore, spingono al ribasso le quotazioni del Lingotto.

Ma il mese è negativo per tutto il comparto dell'automobile in Europa, che torna, dopo il dato incoraggiante (seppur negativo) di ottobre, a registrare perdite a due cifre. A novembre nei 27 Paesi Ue più quelli Efta la perdita è infatti del 10,1% a 965.918 vetture, contro 1.074.591 di un anno fa. Lo comunica l'Acea, l'Associazione che riunisce i costruttori di auto presenti in Europa. Ad ottobre le nuove immatricolazioni erano scese del 4,6%. Nei primi 11 mesi del 2012 il calo del mercato europeo è stato del 7,2% a 11.690.109 unità.

Peggio del mercato fa appunto Fiat, che nel mese di novembre ha immatricolato in Europa (27 Paesi Ue più quelli Efta) 59.152 nuovi veicoli, in calo del 12,8% rispetto alle 67.801 unità immatricolate un anno fa. Ad ottobre il calo del gruppo torinese era stato del 5,8%. Nei primi 11 mesi del 2012 Fiat Group Automobiles ha venduto in Europa 747.956 unità, in calo del 15,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La quota di mercato è in calo dal 6,3% al 6,1%, pesa il dato italiano con una perdita secca del 20%.

Secondo quanto riporta il quotidiano il Messaggero, Fiat avrebbe avviato colloqui con le banche per studiare la possibilità di un'operazione sul capitale, che potrebbe essere da 1-2 miliardi, con l'obiettivo di raccogliere le risorse per finanziare il 41,5% di Chrysler in mano al fondo Veba. Il Lingotto non commenta l'indiscrezione. Secondo quanto risulta al Messaggero, sarebbero in corso incontri bilaterali con alcuni degli istituti più vicini alla Fiat: Goldman Sachs, Morgan Stanley, Bofa-Merrill Lynch, Unicredit.