"In merito alle voci e alle notizie che si rincorrono sul passaggio a tempo pieno di oltre 1.500 lavoratori nell’azienda Ama, attualmente a tempo parziale, riteniamo opportuno precisare che in Ama lavorano 1.224 lavoratori part time, che, in base ad accordi sindacali stipulati negli anni precedenti e attualmente vigenti, maturano le condizioni di lavoro a tempo pieno, allo scadere dei sei anni di anzianità". Così Carlo Podda, segretario della Fp Cgil di Roma e Lazio.

Allo stato attuale, dunque, nessun accordo è stato ancora stipulato, dichiara il sindacato, mentre è vero che è in corso una complessa trattativa, che, partendo dal Patto per Roma, concordato presso il ministero dell’Ambiente da tutte le parti istituzionali (Governo, Regione, Provincia e Comune), cerca di mettere in pratica tutte le misure necessarie per far raggiungere nel prossimo triennio l’obiettivo della raccolta differenziata per la capitale pari al 60 per cento. Tali misure consistono nell’avvio della sperimentazione presso un municipio di Roma, nell’apertura di due nuove autorimesse e nel reperimento del personale necessario all’avvio di questo nuovo sistema di raccolta, che, come si sa, richiede più personale di quello impiegato nella raccolta tradizionale.

"In tale quadro, al tavolo di trattativa – rileva Podda – si sta valutando l’opportunità, prima di procedere a nuove assunzioni, di stipulare nuovi contratti precari o peggio esternalizzare i servizi, di portare a full time i lavoratori part time prima della scadenza prevista nei precedenti accordi. È del tutto evidente, per la Cgil, che una qualsiasi intesa dovrà esplicitamente prevedere l’impegno da parte dell’azienda e dell’azionista di maggioranza, sulla sostenibilità finanziaria per i bilanci dell’Ama spa per questa operazione, anche attraverso l’utilizzo delle risorse stanziate per la raccolta differenziata da Provincia, Regione e ministero dell’Ambiente".