“Alte adesioni con percentuali che vanno dal 55 sino all’85%”. Così, in una nota, la Slc Cgil al termine dello sciopero nazionale di 8 ore dei lavoratori Tim che ha visto “la partecipazione massiccia delle lavoratrici e dei lavoratori”. Il sindacato chiede l'apertura di “una discussione vera” e contesta “l'approccio di tipo feudale, che vuole sostituire i risultati e il ruolo della contrattazione collettiva con la magnanimità aziendale”.

“La giornata di oggi – si legge in una nota – è il segno di una forte avversione alla politica aziendale unilaterale che trova, nelle motivazioni che Slc Cgil porta avanti da ottobre, la piena conferma di quanto si sta dicendo nelle piazze, nelle assemblee, alla politica tutta, alla stampa e ai media in generale”.

“Le piazze e i cortei di Roma e Milano – prosegue il comunicato – hanno visto la partecipazione di circa 15 mila persone con flash-mob, balli e altre manifestazioni spontanee per dimostrare l’energia che le lavoratrici e i lavoratori di Tim mettono nel loro lavoro tutti i giorni e che esprimono anche nella lotta per difendere i loro diritti, per dimostrare all’azienda di non essere disponibili a cedere ai continui ricatti”.