"Giovedì 17 giugno, a Roma, i lavoratori di Agile-Eutelia hanno tenuto un presidio davanti al Parlamento. E’ dal gennaio di quest’anno che si chiede alla Presidenza del Consiglio di dar corso agli impegni presi, convocando il tavolo di crisi per affrontare il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici dopo il commissariamento dell’Azienda. Incontro sollecitato e richiesto a gran forza, ma sempre negato con l’argomentazione che sulla vicenda sta intervenendo la Magistratura". Lo scrivono in una nota Laura Spezia e Fabrizio Potetti, responsabili Ict della Fiom-Cgil.

"Ieri, nonostante anche l’esasperato gesto di un lavoratore
in sciopero della fame - proseguono Potetti e Spezia - la Presidenza del Consiglio non solo non ha ritenuto utile un incontro, ma neppure ha voluto fissare la data di convocazione del tavolo. Una delegazione sindacale Fim, Fiom, Uilm, insieme a lavoratrici e lavoratori, è stata ricevuta dal Presidente della Camera, il quale si è impegnato a sollecitare il Governo per la convocazione del tavolo".

“E’ inaudito - affermano ancora i sindacalisti - che un’Istituzione come la Presidenza del Consiglio si rifiuti di svolgere il proprio ruolo in una vicenda così grave. Non si è mai visto, in un Paese democratico, che il Governo non svolga il ruolo istituzionale che gli compete lasciando migliaia di lavoratori senza prospettive. La divisione dei poteri non equivale alla abdicazione istituzionale”.