Diritto d'opzione per gli ispettori, salario accessorio e turn-over: nuove modifiche in arrivo per lo schema di decreto istitutivo dell'Agenzia unica per le ispezioni, ora rinominata Ispettorato nazionale. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa incassano così l'impegno del ministro Giuliano Poletti a mettere nuovamente mano al disegno di riordino dei servizi ispettivi: "Dopo aver costretto il governo a una prima riscrittura del provvedimento e ad aprire il tavolo di confronto con i sindacati, la mobilitazione degli ispettori di Ministero del Lavoro, Inps e Inail ha segnato oggi un nuovo passo in avanti. Prova evidente che il confronto paga, nell'interesse dei lavoratori, ma soprattutto del funzionamento delle attività di controllo e di garanzia della legalità", hanno commentato i segretari nazionali Salvatore Chiaramonte (Fp Cgil), Paolo Bonomo (Cisl Fp) e Sandro Colombi (Uil Pa), dopo l'incontro di oggi al Ministero.

Si tratta di risultati, sottolineano i sindacalisti, che si "aggiungono a quelli già messi al sicuro sul mantenimento delle sedi sul territorio, all'esclusione di esuberi e mobilità forzata e all'impegno sui livelli retributivi". Le modifiche ottenute riguardano tre punti nevralgici. "In primo luogo - spiegano Chiaramonte, Bonomo e Colombi - il diritto di opzione che sarà garantito al personale ispettivo di Inps e Inail che potrà così decidere se passare alla nuova struttura o rimanere negli enti di provenienza".

Secondo punto importante è "l'impegno del ministro Poletti a inserire nel decreto una norma programmatica che destini una parte dei risparmi di spesa e delle risorse aggiuntive, alla omogeneizzazione del trattamento economico. Il percorso rimanderà alle convenzioni annuali che il nuovo ente stipulerà con il Ministero e fisserà obiettivi, risultati e ammontare delle risorse". Terzo risultato, "l'eliminazione del limite dell'80 per cento al turn-over: la sostituzione dei lavoratori che andranno in pensione avverrà secondo la normativa vigente e senza ulteriori limitazioni", concludono i segretari di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa, che ora vigileranno "sul mantenimento degli impegni e sul coinvolgimento degli operatori nell'attuazione della riforma".