Prosegue la battaglia della Filcams contro le aperture festive dei negozi. Il disegno di legge sulla limitazione, approvato alla Camera a settembre del 2015, giace abbandonato in Senato. La proposta ("parziale ed evidentemente insufficiente", a giudizio del sindacato) prevede la possibilità di aprire le attività commerciali per un massimo di sei festività l'anno, nessun limite per le apertura domenicali, nulla sulle aperture 24 ore su 24.

Restano così in vigore le liberalizzazioni decretate dal governo Monti e anche quest'anno molti negozi resteranno aperti il 25 aprile. "Ancora una volta – si legge in un comunicato della Filcams – ci interrogheremo sul senso di questa spinta ai consumi. Proprio mentre i lavoratori perdono potere di acquisto, ci sono centri commerciali e negozi aperti 365 giorni l'anno; tempo libero sottratto a centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori senza che questo sia minimamente servito ad arginare crisi della grande distribuzione, chiusure di negozi, licenziamenti e attacco a salario e diritti". 

Forse, conclude il sindacato, "si può pensare che il tema non sia una priorità, vista la situazione del paese e lo scenario internazionale, ma continuiamo a sostenere che non ci sono ragioni dominanti così forti per sacrificare la festività del 25 aprile al consumo".