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Sì, lo voglio. Una frase, una scelta, una promessa. Un’affermazione d’amore per gli altri e per se stessi. A Roma nei giorni scorsi sono apparsi in tutta la città manifesti con la celebre frase che automaticamente colleghiamo al giorno del matrimonio.
E in qualche modo, in senso metaforico e simbolico, anche questa volta di un matrimonio si tratta. Non é la dichiarazione pubblica di una persona innamorata, desiderosa di convolare a nozze, ma si tratta di un matrimonio con la democrazia.
Sì, lo voglio é infatti la campagna di comunicazione lanciata per ricordare ai cittadini l’appuntamento dell’8 e 9 giugno con i referendum per il lavoro e la cittadinanza.
Nata offline, per le strade della capitale, con l’intento di incuriosire con una frase ad effetto, é ora approdata online sui social svelando così il messaggio: “L'8 e 9 giugno ti faranno delle domande molto importanti. Puoi scegliere tu come rispondere. Ti chiederanno: Vuoi avere un lavoro stabile e duraturo? Vuoi lavorare senza rischiare la vita? Vuoi avere tutele in caso di licenziamento ingiusto? Vuoi liberarti dai ricatti del jobs act e del lavoro precario? Vuoi non aspettare dieci anni per la cittadinanza? Vuoi cambiare davvero il nostro Paese? Noi rispondiamo #SìLoVoglio e al #referendum votiamo 5 sì”, si legge in un post su Instagram.
Sì, lo voglio dunque per ribadire la necessità di una scelta fondamentale: prendere la scheda elettorale e andare a votare. Per avere un lavoro stabile e duraturo, lavorare in sicurezza, essere tutelati in caso di licenziamento, cancellare il jobs act e non dover aspettare dieci anni per avere la cittadinanza italiana. Per dire cinque volte “sì, lo voglio”.