Centinaia di lavoratrici che operano nelle mense scolastiche di Roma sono da stamattina, 9 dicembre, in protesta sulla scalinata di Piazza del Campidoglio per la prima della due giorni di sciopero. "Reclamano diritti, salari e occupazione - spiegano in una nota i sindacati che hanno promosso la protesta, Filcams Cgil Roma Lazio,  Fisascat Cisl Roma Lazio e Uiltucs Roma Lazio - Dal lontano 2017, si sono ripetuti scioperi, manifestazioni, presidi, diffide, ma l'Amministrazione rimane sorda e non rispetta l'ultimo accordo firmato tra organizzazioni sindacali e assessorato alla Persona, alla Scuola e alla Comunità Solidale".

"Il bando - spiegano i sindacati - esclude per un gravissimo errore tecnico e superficialità 330 lavoratrici delle scuole autogestite, altre 170 della Roma Multiservizi ad oggi senza formazione, lede i diritti sindacali (sciopero e assemblea), non tutela la piccola utenza a causa di un costo pasto ridicolo".

Secondo i sindacati "questo maxi bando che fa acqua da tutte le parti e arranca tra proroghe e proroghe. Da anni chiediamo il ritiro in autotutela, rispetto e dignità per le lavoratrici che spesso sui luoghi di lavoro operano senza strumenti e mezzi adeguati. La nuova assessora Veronica Mammì continua a non trovare soluzioni a tutte le criticità che denunciamo dal 2017".

"Lo scorso venerdì abbiamo notificato a Roma Capitale una diffida legale che avvia la class action e intima al Comune di Roma di intervenire tempestivamente per la risoluzione delle problematiche. Ci troverete domani nuovamente in Piazza del Campidoglio a partire dalle ore 9:00 al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori", concludono Filcams, Fisascat e Uiltucs.