C'è l’impegno del governo a "valutare nel merito" le richieste delle organizzazioni sindacali in materia di amianto, per verificarne l’eventuale accoglimento "direttamente nella prossima legge di Bilancio". Tale disponibilità riguarda in particolare la possibilità di "migliorare già nel 2019 le prestazioni economiche del Fondo per le Vittime dell’amianto". È questo il primo risultato ottenuto dalla mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil che oggi, 8 novembre, a Roma hanno incontrato Fabia D’Andrea, vice capo di Gabinetto del ministro Luigi Di Maio, e Raffaele Fontana, capo della segreteria del sottosegretario Durigon.

A rappresentare i sindacati confederali c'erano Maurizio Landini, Angelo Colombini e Silvana Roseto, accompagnati dai rappresentanti delle Associazioni delle vittime dell’amianto. Fuori dal ministero si è svolto un presidio sindacale dei lavoratori e dei familiari delle vittime dell’amianto.

I rappresentanti del ministro Di Maio si sono impegnati a dare risposte puntuali anche sulle altre questioni poste dai sindacati e dalle associazioni delle vittime dell’amianto. In particolare: la riapertura dei termini per le domande di riconoscimento previdenziale per l’avvenuta esposizione all’amianto, gli incentivi per facilitare la bonifica, le misure sanitarie per dare certezza delle prestazioni di cura e di ricerca delle terapie dei tumori.

Infine, ci sarà una risposta puntuale circa le modalità con le quali il Governo potrà assicurare la continuità delle relazioni sull’amianto con i sindacati anche attraverso una Cabina di Regia e garantire al paese una vigilanza e un impegno continuo sulle diverse problematiche relative all’amianto.