Il 4 luglio, la direzione di Zucchi, le organizzazioni sindacali Filctem, Femca, Uiltec Lombardia e la Rsu del gruppo, hanno raggiunto un importante accordo, grazie al quale, esauriti tutti gli ammortizzatori sociali, compresi i contratti di solidarietà, in alternativa ai 106 licenziamenti richiesti dall’azienda, le parti hanno concordato una generalizzata riduzione d’orario, tramite il part time riguardante 310 lavoratori su 450 occupati.
 
"L’azienda riconoscerà a tutti i lavoratori coinvolti dal part time, un'integrazione al reddito fra i 120 e i 192 euro mensili, in ragione della quantità di riduzione d’orario e del livello professionale di appartenenza per 24 mesi. Inoltre, sono stati previsti incentivi all’esodo volontario e all’accompagnamento alla pensione dei lavoratori interessati. La forza dell’intesa sottoscritta sta nell’equilibrio raggiunto tra l’esigenza di salvaguardare i livelli occupazionali, l’assetto industriale e la necessità di mantenere un equilibrio dei costi complessivi del gruppo, in linea con gli accordi del 2016-2018", affermano i sindacati.
 
"A partire da settembre, in ragione delle graduali uscite, si avvierà un monitoraggio dell’accordo, che ogni sei mesi dovrà verificare l’assetto occupazionale con l’intento di incrementare l’orario di lavoro dei lavoratori a part time, così da riportare tutti i lavoratori a full time alla fine del piano. Si tratta ora, in sintonia con gli orientamenti espressi dalla direzione del gruppo, di concentrare tutte le iniziative e gli sforzi, per avviare una fase di sviluppo dei prodotti e dei mercati. Le organizzazioni sindacali e i lavoratori daranno il loro contributo a questo nuovo modello", chiudono le tre sigle.

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