"Una grande vittoria per la Fp Cgil alle elezioni Rsu nel pubblico impiego. Tre giorni di voto, con una partecipazione altissima delle lavoratrici e dei lavoratori, che ci consegnano un'enormità di suffragi e una forte rappresentatività e che, di fatto, scrivono una grande prova di democrazia del lavoro". Ad affermarlo è la Fp Cgil nazionale in merito all'esito del voto per il rinnovo delle Rappresentanze sindacali nel pubblico impiego.

"Dai dati in nostro possesso, che superano il 50 per cento dei seggi, siamo stabilmente e di gran lunga il primo sindacato nel mondo del lavoro pubblico che rappresentiamo, quello degli enti locali, delle funzioni centrali e della sanità" prosegue la nota: "Il sindacato confederale si conferma essere ancora una volta centrale: un baluardo di unità del mondo del lavoro contro le spinte corporative che le lavoratrici e i lavoratori hanno, con questo voto, rigettato. Una vittoria importante, quella della Funzione pubblica Cgil e della Cgil tutta, frutto dell'impegno delle delegate e dei delegati e di tante iniziative nei luoghi di lavoro. Ora con le migliaia di eletti occorre dare impulso alla contrattazione decentrata finalmente riconquistata e lavorare alle piattaforme dei prossimi rinnovi contrattuali".

Analoga soddisfazione proviene dalla Flc Cgil che, come nelle precedenti tornate elettorali, si conferma il sindacato che raccoglie più voti nelle scuole, nelle università, nelle accademie e nei conservatori, così come negli enti pubblici di ricerca. "Dai dati inseriti nella nostra piattaforma, che attualmente rappresentano il 60 per cento dei seggi, otteniamo oltre il 30 per cento dei consensi nel nuovo comparto e siamo primi in tutti i settori. Nella scuola, su oltre il 60 per cento dei voti scrutinati, ci attestiamo al 30 per cento dei consensi.  Nelle università, sul 95 per cento dei voti , siamo al 33. Negli enti di ricerca, con il 90 per cento dei voti , siamo oltre il 35. Nelle accademie e nei conservatori, con il 40 per cento dei voti, siamo al 38. Importante il voto dei precari e grosso rammarico per il mancato allargamento del diritto di voto anche agli assegnisti di ricerca a causa dell’opposizione di alcune sigle sindacali".

La Flc Cgil sottolinea che le "nostre Rsu avranno di fronte la grande sfida di applicare il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro riconquistato dopo quasi dieci anni e di difendere con nuovi strumenti negoziali i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto". La forte presenza nel mondo della conoscenza fa della Flc sempre di più "il punto di riferimento per le lavoratrici e i lavoratori di questo settore fondamentale".