“Come Fillea Cgil, insieme ad un vasto arco di associazioni professionali avevamo sostenuto il principio di una pluri-disciplinarietà nelle analisi e certificazioni sismiche, coinvolgendo anche l’importante mondo dei geologi e – per gli edifici sottoposti a vincoli delle belle arti – le professionalità archeologiche. Gravissimo e sbagliato invece quello che è uscito fuori dal consiglio superiore dei lavori pubblici e dal Mit che ha addirittura ridotto ai soli ingegneri ed architetti l’ambito dei professionisti abilitati per l’analisi sismica degli edifici e relativo passaggio di classi per avere accesso al bonus”. Così dichiara in una nota Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato delle costruzioni.

"Senza nulla togliere alle professionalità di architetti ed ingegneri, quella compiuta è una scelta sbagliata, con l’esclusione di geometri e periti, oltre che delle consulenze geologiche e archeologiche. Non vi è nulla di scientifico e tecnico in queste scelte, ma solo di carattere politico. E l’effetto sarà solo uno: aumentare i costi per i cittadini, fare valutazioni parziali e quindi rischiare ulteriormente in termini di possibili danni a cose e persone. Il tutto con l’effetto, a nostro parere, di scoraggiare ulteriormente il possibile uso del sisma bonus”.

Il ministero ha ancora la possibilità di correggere questa scelta sbagliata, conclude Genovesi, "inserendo subito geometri, periti e geologi e chiedendo al Mibact un decreto interministeriale ad hoc per l’applicazione della nuove linee guida in caso di edifici sottoposti a vincolo artistico, valorizzando il giusto equilibrio tra mantenimento dei canoni estetici e sicurezza delle persone”.